Per quanto riguarda i progetti futuri per l’emergenza urgenza, il presidente Donini dice che molto di quello che abbiamo in testa ritroviamo sul territorio di Parma, dove effettivamente c’è una buona interazione tra servizi, dove l’emergenza urgenza è garantita sia per le operazioni tempo-dipendenti che per i codici di bassa criticità.

Quello che si pensa di fare su sala regionale, visto la mancanza di medici per l’emergenza urgenza, è quello di potenziare il più possibile, attraverso la rete del 118, quelli che sono gli interventi tempo-dipendenti: il cittadino deve sapere che nel momento in cui dovesse avere bisogno per una patologia molto grave a rischio vita, deve essere preso in cura nel minor tempo possibile e portato nella struttura più adeguata.

Poi tutta quella richiesta di prestazioni mediche che il cittadino avverte come urgenti, ma che poi si trasferiscono a livello di codificazione codici bianchi, dovranno essere colte sul territorio.

Anche mettere una riorganizzazione al centro della qualità del lavoro e della vita è una cosa molto importante da fare!

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