Una nuova rete di smaltimento delle acque di superficie accompagnata da drenaggi nel sottosuolo per ridurre il rischio frana che storicamente interessa l’abitato di Pessola, in comune di Varsi (Pr).
Si è da poco conclusa la procedura di affidamento che dà avvio a un cantiere da 96mila euro per interventi in corrispondenza di vari nuclei abitati del territorio, volti a regolare le acque nei principali collettori nel perimetro esterno all’area in dissesto.
“In particolare- spiega Irene Priolo, vicepresidente della Giunta regionale con delega alla Difesa del suolo- si procederà al ripristino e al potenziamento del versante su cui sorgono Pessola e Prato Bore, dopo gli interventi che nel 2021 hanno riguardato l’abitato di Corticella. Il tutto- conclude- nell’ambito di una strategia complessiva che punta ad affrontare in modo globale e integrato gli elementi di criticità idrogeologica legati a questo territorio”.
Al fine di accrescere il quadro conoscitivo del dissesto, sono previste inoltre indagini mirate con l’obiettivo di individuare le aree caratterizzate da maggiori concentrazioni d’acqua. In base ai risultati, sarà eseguita una campagna geognostica con saggi per analizzare il terreno e individuare le principali trincee drenanti, nonché la loro profondità nel sottosuolo: una serie di informazioni indispensabili per la progettazione delle future opere di sicurezza territoriale.
I lavori in programma
Quasi mezzo chilometro di drenaggi in trincea (484 metri, per l’esattezza), che daranno vita una rete diffusa e articolata in sei rami principali, spinti in profondità fino a 6 metri. Sono i lavori al centro del cantiere in partenza che prevede, tra l’altro, la posa di pozzetti e condotte di scolo nei collettori delle acque già esistenti.
Per il controllo e la regolazione delle acque di superficie verranno realizzati nuovi fossi di scolo, oltre al risezionamento dei reticoli esistenti.
L’intervento, finanziato con fondi del Programma 2022- 2024 per la prevenzione del dissesto idrogeologico e la sicurezza del territorio, è progettato e diretto dai tecnici dell’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile.