Visti gli elevati tassi di positività al coronavirus nel territorio comunale di Bardi
Nei giorni scorsi siamo stati contattati da alcuni genitori preoccupati che hanno scritto una lettera al preside ed alla commissaria (potete trovarla a fondo pagina).
Abbiamo deciso di intervistare uno dei due medici di base del paese dell’alta Val Ceno il dott. Luigi Solari.
Oltre a chiedergli quale sia la situazione al 15 di dicembre, definita da lui stesso la situazione peggiore da quando è iniziata la pandemia per Bardi, gli abbiamo chiesto anche se l’assenza del sindaco sia un problema nella gestione di questa situazione e soprattutto quali accortezze devono avere i cittadini del paese per ridurre i tassi di positività.
Fondamentale la vaccinazione per tutelare i non vaccinati.
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Dal tasso di positività se fossimo a marzo dello scorso quindi senza aver l’80% della popolazione vaccinata (per altro un tasso basso se paragonato all’89% medio della regione Emilia-Romagna ed all’85% dell’Italia) il paese sarebbe in lock down.
Va la vaccinazione permette di sostenere la situazione ma è fondamentale che tutti anche i vaccinati rispettino le regole per non essere un pericolo per i non vacinati.
Tutto questo rende Bardi il luogo adatto in cui studiare la possibile evoluzione della pandemia. Perchè la popolazione limitata e la posizione isolata non creano un pericolo nè per gli altri paesi, nè per l’intasamento degli ospedali. Questo permette di studiare la situazione senza logica d’emergenza.
Il paese della val ceno può quindi essere un modello “sicuro” in cui studiare l’evoluzione della pandemia post vaccinazione per capire come muoversi con le leggi nazionali ma non solo.
DI SEGUITO LA LETTERA DEI GENITORI