Accumulatore di segnali stradali condannato per ricettazione.
Un 30enne di Traversetolo aveva tappezzato la camera con nomi di vie, stop e altra segnaletica. Ora dovrà pagare 5.000 euro di multa e le spese legali
C’è chi in camera da letto ama appendere fotografie, poster di cantanti o attori. Ma lui, un 30enne residente a Traversetolo, aveva preferito un allestimento più originale, tappezzando i muri con segnali stradali come stop, obbligo di senso unico alternato, nomi di strade e vie, sottratti nel comune di Parma. Un gusto pericoloso per la sicurezza delle strade lasciate orfane di queste preziose indicazioni.
A scoprire l’accumulatore seriale di cartelli stradali, immediatamente sequestrati, erano stati, lo scorso anno, gli agenti della Polizia Locale dell’Unione Pedemontana Parmense, durante un’operazione finalizzata alla ricerca di sostanze stupefacenti coordinata dall’Autorità Giudiziaria.
Di fronte alle contestazioni degli agenti, l’uomo aveva fornito, e non avrebbe potuto fare altrimenti, giustificazioni puerili, tanto da prendersi una denuncia per ricettazione.
Nei giorni scorsi l’ultimo atto della vicenda: il 30enne è stato condannato a pagare una sanzione penale di 5.000 euro oltre alle spese legali. E i cartelli sono stati restituiti al legittimo proprietario, il Comune di Parma.
«Faccio ancora una volta i miei complimenti agli agenti della Polizia locale dell’Unione Pedemontana Parmense – sottolinea Simone Dall’Orto, sindaco di Traversetolo e presidente dell’Unione –, che non si occupano soltanto di sanzionare le violazioni al Codice della Strada, ma sono impegnati quotidianamente in diverse attività a trecentosessanta gradi. Attività che richiedono un alto grado di specializzazione – aggiunge il primo cittadino –, e le collaborazioni passate e future
con le varie procure dimostrano quanto il Corpo sia all’altezza di compiere operazioni più complesse di Polizia Giudiziaria».
Comunicato stampa