presentazione progetto messa in sicurezza Rio di Riccò

Da TG88 video presentazione in Sala Civica a Fornovo del progetto di messa in sicurezza Rio di Riccò

Era 11 giugno del 2011 quando una bomba d’acqua caduta sulle colline di Fornovo Sala Baganza e Collecchio provocò lo straripamento del Rio Scodogna e del Rio di Riccò provocando un morto e l’allagamento di case e danni ingenti su territorio e abitazioni.

A sei anni di distanza, se lungo lo Scodogna è stato possibile un riassetto, per la messa in sicurezza delle case situate lungo il Rio di Riccò si è arrivati ad un secondo progetto di 2,5 milioni di euro per il contenimento di un flusso d’acqua fino a 90 metri cubi al secondo. Il precedente non finanziato di un milione di euro prevedeva il contenimento per soli 60 metri cubi al secondo.

Ad oggi è installato un semaforo di allerta, non considerato attendibile dagli abitanti del posto.

L’Amministrazione Comunale di Fornovo Taro di concerto con l’agenzia Regionale della sicurezza e protezione Civile ha messo a punto questo nuovo progetto che prevede, a monte dell’abitato l’allargamento del piano di scorrimento dell’acqua, con la modifica della strada, eliminando così lo stretto percorso a serpentina del Rio in zona al “ponte del semaforo”, punto critico di esondazione, e mura di contenimento in prossimità delle abitazioni fino a 1,70 metri.

I quattro ponticelli sul Rio saranno in parte rifatti. I due a monte, mentre per i due in abitato, il progetto ne prevede l’abbattimento con una viabilità alternativa per le abitazione di sinistra del Rio, utilizzando il ponte dell’area artigianale e allargamenti stradali con espropri.

Su richiesta dei residenti sarà analizzato un’alternativa, evitando così cambiamenti sulla viabilità, dove si prevede il mantenimento del ponticello più a valle, da rifare completamente, al di sopra delle mura il contenimento alte 1,70.

Al riguardo, ne sarà verificata la fattibilità in termini di pendenza in quanto risulta ad essere vicino alle abitazioni, di impatto ambientale, e che non ostacoli il regolare deflusso delle acqua in caso di piena, diventando un possibile tappo di esondazione, formato da accatastamento detriti, e di alberi trasportati a valle dalla corrente.

Sul deflusso delle acque sotto il ponte della Statale sarà verificato con l’Anas la possibilità di un allargamento. Questo comporterebbe l’abbassamento dei muri di contenimento, ma con possibili ripercussioni negative oltre il ponte stesso.

Si è pensato anche di intervenire a stralci partendo dalla criticità al ponte del semaforo. Nelle scelte progettuali sarà prioritario il minor costo dell’opera, per avere maggiori possibilità di essere finanziati dal Dipartimento della Protezione Civile.

Sono intervenuti Il Sindaco Emanuela Grenti, Gabriele Alifraco e Giammarco Di Dio della Regione e Cristiano Ceccato per dar il Via all’Alert System alla popolazione tramite telefono in caso di allarme di inondazioni, coadiuvato della Protezione Civile Comunale nella distribuzione e compilazione dei questionari.

E’ previsto un incontro prima della fine dell’anno per una verifica progettuale delle soluzioni proposte dai cittadini.

 

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