Ghiare di Berceto commemorazione battaglia della Manubiola – il monito: tutte le guerre sono sbagliate

Da TG88 video iin occasione della commemorazione della battaglia della Manubiola il Sindaco Lucchi di Berceto parla di uno stato esattore e usurpatore dei diritti

Da TG88 video commemorazione vittime battaglia della Manubiola del 30 giugno 1944

Sabato30 luglio 2017, a Borgotaro e a Ghiare di Berceto sono state ricordate le vittime della battaglia del Manubiola avvenuta il 30 giugno del 1944 tra i Partigiani del territorio libero della Val Taro e una colonna militare tedesca, dove persero la vita due partigiani e sette civili tenuti in ostaggio dal battaglione delle SS.

Dopo questa battaglia vinta dai Partigiani della Julia continuarono le rappresagli e i rastrellamenti in tutto l’Appennino dai nazi-fascisti per preparare la ritirata delle truppe tedesche dalla linea Gotica.

La celebrazione è partita alle 8,30 in Piazza Manara a Borgotaro con la deposizione di fiori al monumento di Boceto, a Frascara presso la Cappelletta di Calcinare, e al cippo lungo la provinciale per Berceto per terminare al monumento in arenaria dell’architetto Scaccaglia davanti Stazione di Ghiare.

Dopo la Santa Messa in ricordo delle vittime celebrata da Don Gianfranco Agnetti parroco del paese, sono intervenuti il Sindaco di Berceto Luigi Lucchi a difesa della Costituzione nata dalla resistenza e usurpata nell’articolo 31 dove i valori umani sono stati sostituiti da ragioni di mercato. Dei burocratici, dei banchieri.

Da Diego Rossi Sindaco di Borgotaro, e Salvatore Oppo per l’orazione ufficiale con il racconto inedito dei ricordi di Patrizia che proprio in quel giorno del giugno del ‘44, una giornata calda estiva, serena con il cielo azzurro, compiva sette anni.

Erano presenti l’Anpi Alpi Anpac di Parma, le associazioni partigiane, dell’Anpi di Borgotaro e Collecchio, dei combattenti di Berceto e Valmozzola, gli Alpini di Borgotaro e Berceto e il comando dei Carabinieri del luogo.

Interventi tutti per ribadire il ripudio a tutte le guerre, dove la continua minor partecipazione a queste commemorazioni viene compensato da manifestazioni simili e più partecipate come le marce della pace, in cui si ripudiano tutte le guerre, sia quelle dei cattivi che quella dei buoni.

A Pontolo passano aerei alleati ed la colonna è costretta a fermarsi ed un un fuggi e fuggi, a qualcuno va bene ad altri no. La battaglia dei partigiani della Julia finisce e si contano i morti.

 

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