Dopo un ventennio di vicissitudini sembrava finita l’Odissea della discarica di Monte Ardone di Fornovo Taro, per raggiungimento della quota conferimento rifiuti, stabilita di 300 mila tonnellate.
Ma non è così. Sul tavolo della Provincia è arrivata da mesi una richiesta da parte dell’attuale gestore, di conferirne ulteriori 90 mila. Ma questo volta in metri cubi di rifiuti.
Da mesi fiaccano i pareri, di Associazioni territoriali e Comuni limitrofi, contro la richiesta di superare la quota stabilita in tonnellate e non in volume di rifiuti.
In discussione martedì 23 febbraio alle ore 18 in Consiglio Comunale a Calestano la mozione di Gilberto Caraboni, capogruppo di Maggioranza, a difesa dell’ambiente e della zona tipica del prosciutto.
“tutto si regge su un cavillo” spiega Caraboni, aggiungendo. “ Occorre avere coerenza. Non si può tornare indietro. Abbiamo scelto l’inceneritore al posto delle discariche “.
La missiva alla Provincia è chiara. Un altro pollice in giù.
LA MOZIONE di Gilberto Caraboni
Dal 1996, anno della sua nascita, è successo ed è stato scritto di tutto e di più. Dalle chiusure forzate, ai sequestri, passaggi di proprietà, sopraluoghi NOE, frane, strade interrotte, disastri naturali come il vento del 2006. Per non parlare poi di Faglie e Falde. Dalla presunta faglia superficiale di origine cosmica dell’era Pleistocene-Olocene che ne pregiudicava la sicurezza in caso di terremoto a forte magnitudo, fino ai sospettati inquinamenti alle falde sotterranee per la poca tenuta dei teloni di raccolta, forse danneggiati dall’incendio di 9 anni fa.
Attualmente è ferma, in attesa di decidere su un secondo screening. Secondo il gestore, non si raggiungerebbe la quota stabilita, non in peso, ma in volume. Ripristinerebbe così la delicata collina di Neviano con altri rifiuti, riportandola a come era originariamente.
Il pasticcio peso-volume nasce dopo l’incendio nel maggio 2007, con il cambio della tipologia dei rifiuti da smaltire. Da quelli urbani ai solidi speciali provenienti dall’ industria. Non infiammabili. Ma con un diverso peso specifico. Sulla determina del conferito stabilita, nel capitolato contrattuale, peso o volume, con risvolti economici per la Palladio Team e il Comune di Fornovo, deciderà ora la Regione in seguito all’abolizione delle Provincie.
Lo screening di mercoledì scorso con gli enti preposti quali Arpa, USL, tecnici del Comune non ha deciso nulla. Tutto è in stand-by. Ma si richiedono ulteriori dati alla Palladio Team, quali lo stato di viabilità della strada di accesso, al post-mortem della discarica a carico del gestore, la stabilità della collina a fronte di ulteriori pesi da sostenere.