A PROPOSITO DELLA SCUOLA DI Ghiare di Berceto, [per saperne di piu potete cliccare sul link che segue https://www.parmatoday.it/attualita/scuola-abusiva-ghiare.html] più che di una scuola abusiva siamo di fronte ad un atto di resistenza all’abbandono che la montagna sta subendo da parte delle istituzioni provinciali, regionali e nazionali.
La scarsa, o nulla, rappresentanza politica delle aree interne, fa si che chi riesce a far sentire la sua voce, grazie alla vicinanza di qualche politico ottiene qualcosa, chi non ha santi a cui appellarsi cerca di arrangiarsi per RESISTERE.
La cosa che fa male è che un atto di eroismo viene visto come una gesto da delinquenti, ma fa ancor più male che anche certi abitanti e politici dell’appennino si accaniscano contro i propri interessi, appellandosi al fatto che si dovevano percorrere altre strade.
Il problema è che per chi vive in appennino quelle strade sono tortuose, disastrate e lunghe (proprio come quelle che percorrono tutti i giorni) e spesso non portano a nulla perchè, arrivati a destinazione, si trovano: porte chiuse oppure indifferenza e spesso la spocchia di chi ti dice che di ciò che capita a casa tua lui/lei, che è “laureata/o”, è più competente di te, quindi devi tacere perchè sei un buzzurro, montanaro e magari anche di destra (anche se non fosse vero)
….ed intanto la montagna muore non solo sotto i colpi dell’indifferenza generale ma grazie alla stupidità, alla voglia di fare Scoop a tutti i costi (anche sparando contro la Croce Rossa) ed anche di tanto masochismo ed insano campanilismo locale.