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Il consigliere regionale di opposizione Emiliano Occhi dice no alla proposta di Europa Verde perchè: “NON E’ MASSACRANDO LE COLTURE TIPICHE REGIONALI CHE SI AFFRONTANO LE SFIDE”

Ci è arrivato un comunicato stampa del consigliere regionale in quota Lega Emiliano Occhi a proposito di una proposta di Europa Verde che reputa pericolosa. Di seguito il comunicato.

“Una proposta inadatta e pericolosa per la nostra agricoltura e la nostra economia. Occorrono approcci più ampi per affrontare le sfide legate alle variazioni climatiche nell’Emilia-Romagna”. Lo ha detto il consigliere regionale della Lega Emiliano Occhi, ribadendo il no della Lega alla risoluzione per impegnare la Giunta a proseguire e a integrare con nuove misure le politiche di prevenzione alla siccità e a promuovere l’efficientamento dei sistemi irrigui e l’uso razionale della risorsa idrica in tutti gli ambiti d’uso a firma della consigliera di Europa Verde Silvia Zamboni.

Occhi ha evidenziato la contrarietà alla proposta di fermare le perforazioni in Adriatico, sottolineando il loro ruolo cruciale nell’approvvigionamento energetico nazionale, nonostante le mai dimostrate preoccupazioni sulla subsidenza. “In un contesto di cambiamenti climatici con alternanze di periodi siccitosi e forti piogge, è fondamentale prevedere la realizzazione di grandi invasi, come la Diga di Vetto, che la Lega da sempre auspica sia dimensioni adeguate ad avere usi plurimi, ispirandosi all’approccio adottato nei paesi tropicali per mitigare rischi di alluvioni” ha spiegato l’esponente del Carroccio, stigmatizzando anche l’idea di trasformare le colture agricole, specialmente riguardo a colture come il pomodoro, fondamentali per l’agricoltura e l’industria agroalimentare nell’Emilia-Romagna: l’approccio dovrebbe essere incentrato su soluzioni più efficaci e strategie di gestione delle risorse idriche”.
“Alcune misure proposte nella risoluzione, sebbene possano essere adatte per le città, risultano essere inefficaci nel risolvere le questioni più ampie legate al cambiamento climatico e alla gestione sostenibile delle risorse agricole” ha concluso Occhi.

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