Presso il Centro Sportivo e Camping Molte Pelpi a Bedonia ci siamo confrontati con Giampaolo Serpagli Presidente del CePiM Interporto di Parma, il quale ci ha parlato degli sviluppi logistici e come influenzeranno il nostro territorio.
L’Interporto di Parma nasce grazie alla presenza di un incontro tra l’autostrada A15 e la A1 unitamente alla ferrovia con lo scopo di favorire lo scambio merci. La presenza di un Interporto permette un amento dei posti di lavoro grazie alla presenza di un polo logistico e la necessità di manovalanza.
CePIM si è specializzato su due categorie precise: lo stoccaggio dei mezzi agrari e la gestione delle grandi piattaforme che gestiscono l’acciaio, in particolare la gestione dei mezzi agricoli è tra i più grandi d’Europa.
Tuttavia non si tratta solo di logistica ma il CePIM ha fornito servizi a molte aziende che necessitavano una classificazione come aziende green grazie all’utilizzo del trasporto su rotaia, che rientra nei parametri di traffico pulito da un punto di vista di impatto ambientale e di inquinamento tenendo conto del fatto che l’Italia punta ad aumentare dall’8% al 30% il trasporto su rotaia entro il 2030.
La logistica ha tuttavia un costo e in Italia il grosso degli investimenti si concentrano sulla piccola manutenzione che garantisce il traffico delle merci, necessità importante per il nostro giovane quanto fragile Appennino, infatti molti viadotti e gallerie si concentrano sulla fondovalle di Taro e questi necessitano di manutenzione continua.
CePIM ha avviato le trattative per una collaborazione con il Porto di La Spezia che si concentra prevalentemente su accorciare le distanze tra mare e montagna.