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Val Ceno. Sarà il progetto dell’atelier di un grande architetto, Alfonso Femia, a indicare la strada dei lavori di realizzazione della Fondazione Caterina Dallara

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Un nuovo edificio che ospiterà spazi in condivisione con le associazioni del territorio, affacciato su un parco progettato e costruito per e con la comunità, con aree dedicate allo sport, alla natura e alla cultura. Così apparirà la nuova sede della Fondazione Caterina Dallara, a Varano de’ Melegari in Val Ceno.

Se a giugno 2023 era stato inaugurato il Parco dei Melograni, con diverse strutture (anfiteatro, orti sociali, salotto nel bosco e giochi per bambini), il nuovo cantiere rappresenta una tappa importante per il processo di rigenerazione urbana portata avanti da Fondazione Caterina Dallara.

Tre saranno le nuove aree: innanzitutto un nuovo edificio su due livelli, destinato ad ospitare gli uffici della Fondazione e diversi spazi polifunzionali gestiti in collaborazione con le associazioni del territorio. A questo progetto architettonico, sviluppato da Atelier(s) Alfonso Femia, si aggiungeranno un campo multisport e una pump track, idee emerse durante il percorso partecipativo curato da KCity che da luglio 2022 ha coinvolto la comunità in tavoli di lavoro, co-progettazione e autocostruzione.

Con l’inizio dei lavori in occasione del compleanno di Caterina Dallara (18 ottobre) e della durata di un anno, sempre di più gli spazi della Fondazione diventano un cantiere sociale aperto alla sperimentazione, alla collaborazione e al protagonismo locale. Fondazione Caterina Dallara rinnova così il suo impegno per la crescita sociale e culturale del territorio, con un’attenzione particolare alle nuove generazioni.

La nuova sede sarà un luogo dove poter coltivare relazioni, interessi e talenti, ma anche un ecosistema dinamico con al centro il paesaggio naturale della Val Ceno. Crocevia di generazioni e punto di riferimento per la coesione sociale, la nuova sede della Fondazione sarà un luogo di fertilità e rigenerazione, proprio come il melograno, simbolo del Parco.

(Servizio fotografico a cura di: Enrico Zermani. Liberamente utilizzabile citando l’autore.)

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