Circolavano tranquillamente al volante di un’auto lungo le strade del parmense, ma senza avere mai conseguito la patente di guida. Entrambi i conducenti “zero tituli” sono stati fermati a due settimane di distanza a Felino, dagli agenti di Polizia locale dell’Unione Pedemontana, rimediando una denuncia per falsità materiale (Artt. 477 e 482 del Codice penale) e una maxi multa da 5.100 euro. Tutti e due sono stati, inoltre, fotosegnalati.
Il primo autista senza patente, residente a Felino, è stato pizzicato attorno alle 10 di mercoledì 28 giugno nei pressi del centro commerciale di largo Brigate Alpine. Alla richiesta di esibire i documenti, l’uomo ha mostrato una licenza di guida polacca che ha fatto subito insospettire gli agenti, visto che si trattava di un cittadino extracomunitario. Da un esame più approfondito effettuato in centrale, dove il documento è stato confrontato con il modello originale, sono subito balzati all’occhio degli elementi sospetti, che hanno portato al suo sequestro immediato. La patente è stata poi sottoposta al vaglio del Nucleo Falsi della Polizia Locale di Busseto e Soragna, abilitato ad eseguire le verifiche sull’autenticità dei documenti di guida, che ne ha confermato la contraffazione. Per l’uomo sono così scattate la sanzione e la denuncia. Non solo: è stato multato anche il proprietario dell’auto, con una sanzione da 397 euro, per averla affidata incautamente ad una persona senza patente.
Il secondo autista, di origine straniera ma di nazionalità italiana e residente a Parma, è stato bloccato venerdì 11 luglio poco dopo mezzogiorno in via Giuseppe Verdi da una pattuglia della Polizia locale che lo ha sorpreso ad effettuare un sorpasso nonostante la striscia di mezzeria continua, in aperta violazione al Codice della Strada. La patente mostrata agli agenti non era presente nell’archivio nazionale e anche in questo caso mostrava delle difformità evidenti. Come accaduto per l’altro conducente, è stata verificata dall’apposito Nucleo della Polizia Locale di Busseto e Soragna che ne ha certificato la falsità. Oltre alla denuncia e alla salata sanzione, in questo caso è stato disposto anche il fermo del veicolo per tre mesi.
Il giorno seguente, poi, gli agenti dell’Unione Pedemontana, su segnalazione di alcuni cittadini e dipendenti dello stesso centro commerciale dove era stato fermato il primo conducente senza patente, ha effettuato alcuni controlli su un gruppo di cittadini stranieri che chiedevano insistentemente del denaro. La pattuglia è stata avvicinata da un uomo in bicicletta, anch’esso straniero, che gli ha indicato una persona seduta di fronte alla fermata dell’autobus. Alla richiesta di mostrare i documenti, l’uomo, di origine somala, dichiarava di non averli con sé, così si è proceduto alla sua fotosegnalazione per verificarne l’identità e la regolarità della sua presenza in Italia.
«Controlli come questi, particolarmente complessi e impegnativi, mostrano un alto grado di professionalizzazione e di preparazione dei nostri agenti – sottolinea l’assessore alla Sicurezza e sindaco di Traversetolo Simone Dall’Orto –, che ringrazio per la loro disponibilità e spirito di servizio. Un’abnegazione che permette di sopperire al problema dell’organico, ancora non adeguato. Come amministratori, pur in presenza di una regolamentazione normativa che rende difficile procedere con nuove assunzioni, tra aprile e maggio di quest’anno abbiamo rafforzato l’organico con l’arrivo di quattro agenti e stiamo cercando di sbloccare la possibilità di procedere con altri concorsi, convinti che il tema della sicurezza debba essere una priorità».
Per il sindaco di Felino, Filippo Casolari, questi servizi «dimostrano quanto sia efficiente il controllo del territorio felinese, e più in generale di tutti i comuni dell’Unione Pedemontana, da parte della Polizia locale. Falsificare la patente è già di per sé un grave reato – prosegue Casolari – ma è reso ancor più grave dal fatto che non aver conseguito la licenza di guida significa mettersi al volante senza conoscere le regole basilari del Codice della Strada, ponendo così a repentaglio la sicurezza propria e delle altre persone».