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MEDESANO – ARPAE ritratta il parere sulla Variante Piano Urbanistico sovra-comunale APS per la realizzazione di un polo logistico su 32 ettari di terreno agricolo strada Ghiaie

MEDESANO - ARPAE ritratta il parere sulla Variante  Piano Urbanistico Sovracomunale APS

Provincia di Parma 28 Giugno 20223 – E’ quanto emerso di sostanziale, durante l’incontro tra il “Comitato Ghiaie” che si batte contro la realizzazione di un polo logistico su un terreno agricolo di 32 ettari e il presidente della Provincia Andrea Massari e suoi collaboratori – La Lettera integrale di ARPA

Parma, 28-6-2023

Quando i media, sono al servizio delle istituzioni.

Non sempre è così, ma per fortuna succede.

Nell’incontro in Provincia di Mercoledì 28 Giugno 2023, richiesto dal “Comitato Ghiaie”, per spiegare la contrarietà alla realizzazione di un Polo Logistico nel Comune di Medesano,

ricevuti dal presidente della Provincia Andrea Massari e i suoi collaboratori,

durato oltre un’ora, 

oltre a spiegare le ragioni del “NO” al polo logistico, l’elemento novità messo sul tavolo “provinciale”, è stata una lettera di ARPAE Ambientale. 

La lettera idi ARPAE, inviata al Comune di Medesano, Provincia e AUSL, ritratta il parere espresso sulla variante al piano Attutivo in questione APS nel Comune di Medesano.

Una repentina retromarcia di Arpae, alla luce di articoli apparsi sui media, tra cui quella di Parmense.net, in cui 

 invita il Comune di Medesano a far pervenire alla stessa Arpae, le osservazioni presentate a suo tempo dal “Comitato Ghiaie” sulla variante al piano, in quando non ancora pervenute.

La lettera datata 21 Marzo scorso di Arpae, ha lasciato apparentemente di stucco l’apparato provinciale

La lettera ARPAE indirizzata a:

Visto il parere favorevole fondato sulla documentazione ricevuta il 19/10/2022, si richiedono chiarimenti a seguito di informazioni non ricomprese nella documentazione ricevuta, ma pervenute successivamente.

La proposta di variante al PUA inerente all’Area Produttiva Sovracomunale di Medesano è stata presentata come una variante non sostanziale, consistente in una ridefinizione plani-volumetrica degli edifici per rispondere ad esigenze di carattere insediativo. 

La struttura originaria consisteva in circa 30 edifici ad uso produttivo e commerciale, la nuova proposta si concentra invece su 3 grandi edifici la cui vocazione è legata al settore della logistica, come chiaramente anticipato dai proponenti nella Relazione tecnica illustrativa generale.

Le valutazioni ambientali di competenza si sono concentrate in:

– una comparazione tra l’assetto precedente e quello futuro che tenesse conto del grado di indeterminazione derivante dagli usi insediabili nel PUA già approvato, a fronte di una

razionalizzazione contenuta nella nuova proposta;

– una comparazione delle pressioni ambientali legate all’accorpamento dei volumi.

Il nuovo assetto comporta una maggiore prevedibilità degli usi che si andranno ad insediare, limitando le incognite legate ad attività sia produttive che commerciali di vario genere, visto che le esclusioni erano limitate ai soli stabilimenti alimentari di prodotti tipici.

Circa le pressioni ambientali previste, legate soprattutto al traffico veicolare, si prendeva atto di come l’assetto del PUA mantenesse sostanzialmente intatte le caratteristiche iniziali, con una dotazione infrastrutturale apparentemente adeguata, in un contesto con bassa presenza di ricettori residenziali.

In premessa si fa presente che le valutazioni ambientali relative ad attività di logistica risentono di due variabili fondamentali:

– il tipo di attività che viene svolto nell’insediamento dedicato alla logistica: nel caso in cui le movimentazioni e le “lavorazioni” interne della merce riguardino una parte consistente della superficie a disposizione, il numero di veicoli pesanti in ricezione e in partenza è inferiore;

 al contrario, se la superficie interna è dedicata per gran parte allo stoccaggio con poche operazioni, il flusso di veicoli pesanti in ricezione e in partenza è decisamente superiore;

– in relazione al flusso di mezzi pesanti, la viabilità di accesso acquisisce rilevanza in un raggio sempre maggiore dallo stabilimento, specie nel caso in cui non vi siano accessi limitrofi alla viabilità principale.

Successivamente all’espressione del parere di competenza sopra citato, si è venuti a conoscenza di alcuni articoli apparsi sulla stampa locale e nazionale tra cui 

– Parmense.net, del 30 dicembre 2022.

Riassumendo i contenuti dei suddetti articoli ed evidenziando i passaggi salienti, si ritiene una nuova informazione quella per cui 

“in attesa della firma del DPCM che sancirà la nascita della nuova ZLS sono emersi alcuni aggiornamenti:

 la nuova zona oltre a comprendere il Porto di La Spezia e il retroporto di Santo Stefano Magra integrerà anche le aree di Medesano e Noceto in provincia di Parma”.

Tale informazione, se confermata, appare diversa e più completa rispetto a quanto descritto a pagina 3 del documento Relazione tecnica illustrativa generale:

 “Di notevole rilevanza al fine dello sviluppo dell’area è l’iter, già avviato, per la costituzione di una seconda ZLS – Zona logistica semplificata nella Liguria orientale centrata sul porto di La Spezia che, se attuata,

 rappresenterebbe un’ulteriore e importante opportunità di sviluppo del sito per l’insieme di agevolazioni, semplificazioni doganali e servizi di cui potrebbero godere le aziende insediate nell’area.”

La tipologia di attività che si potrebbe prefigurare è tale da rendere non più attuale il parere favorevole già rilasciato, poiché si potrebbero prefigurare flussi di traffico maggiori rispetto a quelli ipotizzabili dalla documentazione trasmessa.

 Tali flussi di traffico non possono attualmente sfruttare un accesso diretto all’A15 Autocamionale della Cisa 

(collegamento con il Porto di La Spezia),

 né tantomeno collegamenti ferroviari dedicati, 

ma dovrebbero percorrere la SP 357 e altre viabilità di rango minore, interessando numerosi ricettori.

 A tal proposito il parere favorevole riprendeva la posizione di Arpa Emilia Romagna, del 2013, in particolare sulla necessità di procedere ad approfondimenti in sede di Permesso di Costruire per matrici,

 quali il rumore e gli scarichi in acque superficiali.

 Appare del tutto evidente che la Valutazione di Impatto acustico, con le informazioni ad oggi disponibili,

 debba essere prodotta in sede di PUA.

  A ciò si aggiunge che la variante proposta non è stata sottoposta alla procedura di VAS VALSAT, e quindi non è presente il Rapporto ambientale che avrebbe potuto chiarire quantitativamente gli aspetti sopra indicati. 

Considerato che la variante è stata proposta nell’ambito della disciplina transitoria della Legge Regionale 24/17, viste le pressioni ambientali che potrebbero essere determinate dall’attività di logistica,

 si esprimono dubbi sul fatto che sia stata esclusa dalla procedura VAS VALSAT, sulla base dei requisiti di esclusione elencati dall’art. 19 comma 6.

In merito alla documentazione disponibile, si fa inoltre presente che in data l 09/03/2023 sono state presentate osservazioni in merito alla variante dal “Comitato Ghiaie”. 

Tali osservazioni non risultano pervenute ad Arpae dal Comune di Medesano.

 Pertanto si chiede se le osservazioni sono state prodotte nell’ambito della procedura di variante al PUA con regolare invio al Comune di Medesano,

e in tal caso si chiede cortesemente un apposito inoltro ad Arpae.

Tutto ciò premesso, si richiedono i chiarimenti sopra elencati.

 Non si esclude pertanto che, a seguito di ciò, risulti necessario l’aggiornamento del parere già espresso, citato all’inizio della presente.

Francesca Leoni

TG PARMENSE

 

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