E’ l’estremo saluto,

con il campanaccio della tradizione pastorizia,

di Valerio al funerale del nonno Angelo Iotti,

“al pastor” di Sivizzano, arrivato da Parma nel 1971 ai piedi del Prinzera…

…. deceduto lo scorso 16 Giugno all’età di 85 anni.

Così lo ricorda il nipote Valerio:

“Ciao nonno, che dire, non ho le parole per descrivere la tua scomparsa…

Voglio ricordarti come quell’uomo con la passione per le pecore, 

un uomo che mi ha insegnato molto sulla pastorizia, un uomo dalla testa dura come il marmo, ma in fondo un cuore immenso…

Non scorderò mai le discussioni per dove andare al pascolo:

 io dicevo una cosa, 

e tu un’altra, 

ma alla fine facevo come volevo io,

…e tu mi dicevi sempre la stessa frase……..

Sono fiero di averti avuto come nonno…

… come punto di riferimento.

Mi ricordo anche le lacrime che hai versato quando hai visto mio figlio, tuo pronipote…

Ora ti lascio andare a trovare i tuoi amici pastori, dove potrai bere e mangiare come hai sempre fatto in loro compagnia…

Fai buon viaggio nonno, che quando arriverò lì, ti farò ancora tribolare come ho sempre fatto…

Ti voglio tanto bene.

Ieri mi si è spezzato il cuore vederti nel letto in fin di vita.

Ma mi ha fatto piacere l’avermi degnato del tuo ultimo sguardo, e la tua ultima stretta di mano.

Quella mano rovinata dal lavoro di una vita di sacrifici ma piena di amore…

Ciao nonnino, proteggi tutti da lassù specialmente il tuo pronipote Tyler….. per una quarta generazione di pastori…