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L’ospedale di Borgotaro non è coperto dal Servizio di Trasporto Neonatale di Emergenza. Il progetto STEN, presentato alcuni giorni fa, non comprende il Santa Maria

Nei giorni scorsi  a Parma è stato presentato il progetto STEN : trasporto in emergenza neonatale.

Praticamente se un bambino nasce in un ospedale periferico, e le sue condizioni di salute sono instabili, da Parma parte una equipe con con specialisti in neonatologia, compreso il neonatologo, e vanno dove il bambino ha bisogno, per poi portarlo nell’ospedale di eccellenza. Il servizio attivato a Parma va oltre i confini della provincia di Parma  (anche Piacenza) peccato ma per ora non coinvolge l’ospedale di Borgotaro.

Ma cerchiamo di capire meglio in cosa consiste questo progetto.

Il progetto è pianificato in base all’organizzazione della rete ospedaliera regionale privilegiando i centri di assistenza perinatale in base al modello “Hub e Spoke” (letteralmente mozzo e raggi). Il progetto coinvolge le Unità Ostetricia e Ginecologia  l’Unità di neonatologia e la Terapia Intensiva Neonatale.

Il modello” Hub e Spoke” prevede che: l’assistenza di maggiore complessità si concentri in “centri di eccellenza” (Hub nel nostro caso il maggiore di Parma), operando in collegamento bidirezionale con i presidi ospedalieri territoriali (Spoke, ad esempio l’Ospedale di Vaio) e che sia pianificato un adeguato sistema di trasporto  del neonato, nei casi in cui situazioni di rischio o di emergenza impongano il trasferimento in strutture in grado di gestire tali condizioni (dal centro Spoke al centro Hub).

Essendo un sistema “HUB” and “Spoke” il dubbio è che il santa Maria di Borgotaro non sia parte del progetto perchè non è “spoke”,  insomma perchè non c’è un punto nascita, ma come sappiamo è già capitato che un bambino nascesse a Borgotaro. Inoltre è previsto che a Borgotaro possano nascere bambini essendoci ostetrica interna, ginecologo e pediatra reperibile.

Borgotaro ne beneficerebbe più di Fidenza ed anche di Piacenza. Infatti partendo da Borgotaro,   a causa della distanza dall’hub, un neonato instabile avrebbe davanti un tragitto più lungo e dunque, a maggior ragione, deve essere in mani sicure.

Sappiamo che è già stato chiesto di allargare il servizio anche all’ospedale di Borgotaro  speriamo che la richiesta sia evasa al più presto.

In attesa che si possa anche riaprire il punto nascita (che in questo caso avrebbe garantito anche il servizio STEN)

 

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