Guarda l’editoriale in onda nel TG del 28 dicembre 2022 sul Canale 89 RTA Parma/Videotaro
Di seguito il testo dell’editoriale, per chi preferisce leggerlo.
“Oggi voglio fare questo editoriale che è una letterina a Babbo Natale
Lo so che sono in ritardo ma ciò che è successo nei giorni scorsi, mi ha fatto riflettere su un problema di cui parliamo da diverso tempo ma che non ha ancora avuto una soluzione.
Due incidenti hanno portato via all’affetto dei loro cari due donne, due donne scomparse nei giorni precedenti al Natale.
La cosa che mi ha colpito è che in entrambi questi due incidenti ad intervenire è stata l’automedica di Parma.
Il sistema dell’emergenza territoriale della automediche, da molti mesi, ha grandi difficoltà a coprire nel modo più giusto le emergenze
Tornando ai due tragici incidenti prenatalizi , se pensiamo all’intervento in tangenziale a Collecchio l’intervento dell’automedica di Parma poteva avere anche un senso (anche se ha scoperto la citta per molte decine di minuti), perché è a una decina di minuti di distanza, ma per ciò che riguarda l’incidente avvenuto a Viazzano, in cui ha perso la vita una 47enne, non è accettabile l’intervento di un mezzo che arriva da Parma a più di 30 minuti dal luogo dell’incidente ( e dopo Viazzano di provincia di Parma ci sono altri 60Km di Montagna).
Non è accettabile che i tempi di intervento siano questi. E’ per questo che voglio chiedere a Babbo Natale di portare lui l’automedica nei posti strategici per il territorio.
Ci sono località del nostro territorio in cui è fondamentale che Geograficamente sia presente un punto è presidiato di automedica. Un mezzo con un medico rianimatore a bordo che possa intervenire sugli incidenti ma non solo, per salvare al più presto.
Perchè chi fa soccorso sa che per salvare dalla morte una persona, quando il cuore smette di battere, ci sono al massimo 20 minuti.
Fondamentale quindi definire zone sul nostro territorio in cui l‘automedica non può mai mancare e far sì che gli organi preposti, in questo caso le aziende sanitarie , facciano in modo che i medici in quelle zone definite e prioritarie ci siano sempre.
Se, per ciò che riguarda i Vigili del Fuoco, si sta andando nella giusta direzione con la caserma che dovrebbe arrivare entro alcuni anni a Ramiola (e forse una piccola parte di merito la abbiamo anche noi di TG Parmense e di RTA Videotaro) si dovrebbe fare altrettanto con le automediche.
In tanti pensano che l’elicottero, per il territorio montano sia la soluzione di tutti i problemi, ma non è così!
In tante situazioni non può intervenire: con la nebbia, con la neve, con il maltempo, di notte (interviene sono in piazzola spesso a molti KM di distanza dal luogo dell’incidente) ed anche nelle strade troppo boscose (oramai, visto l’abbandono della montagna, la maggioranza delle strade di alta montagna)
Le automediche invece permettono di portare un medico sul posto in cui l’evento è avvenuto, dove il problema c’è, dove la persona deve essere salvata.
Importanti, e sono già presenti sul territorio, sono le auto infermieristiche, ma non sono sufficienti. Spesso serve anche un medico che intervenga.
Un automedica posizionata sul territorio con una logica che tenga conto della geografia fisica e non di quella politica sarebbe la soluzione.
Posizioni in cui il medico e l’automedica non devono mai mancare.
Posizioni aggiuntive rispetto a quella AUSL di: Parma, Borgotaro e Fidenza. Posizione che tengano conto dei 20 minuti per salvare le vite umane.
Poi ben vengano anche altre postazioni aggiuntive per ridurre ulteriormente i 20 minuti.”