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LUPI IN APPENNINO:LA PROVINCIA CHIEDE UN INTERVENTO DELLA REGIONE

A fronte di segnalazioni sempre più frequenti della presenza di lupi sul nostro territorio, il Presidente della Provincia Andrea Massari ha chiesto l’intervento urgente della Regione, scrivendo direttamente all’Assessore all’Agricoltura e Agroalimentare – Caccia e Pesca Alessio Mammi e ai suoi dirigenti.

Da settembre in poi, la presenza di lupi nel nostro territorio provinciale è un fenomeno in costante crescita: sette esemplari sono stati investiti solo negli ultimi due mesi, anche in aree di collina e pianura, nelle ultime tre settimane nel Comune di Varsi si sono verificati tre episodi di predazione a danno di quattro cani impegnati in azioni di caccia al cinghiale, diverse segnalazioni sono pervenute dai territori di Sala Baganza, Medesano e San Secondo di avvistamenti in prossimità di abitazioni non solo in territorio rurale, ma anche in aree periurbane stabilmente abitate.

“Se da un lato questa presenza testimonia il valore della biodiversità e della ricchezza del patrimonio naturale della Provincia, dall’altro sono sempre più frequenti i conflitti e i danni alla zootecnia, nel settore venatorio e nei riguardi degli animali domestici da affezione, con conseguenti danni economici ed emotivi, difficilmente quantificabili – afferma Massari – Perciò, accogliendo anche la recente segnalazione del Sindaco di Varsi, chiediamo un urgente intervento regionale, orientato all’ascolto e all’informazione, rivolto ai cittadini, ai rappresentanti del mondo venatorio e alle associazioni di categoria, oltre al necessario coordinamento tra gli enti pubblici interessati.

Occorre trasmettere le giuste informazioni e promuovere una corretta responsabilità sociale per una pacifica coesistenza, supportandola con azioni concrete, per evitare che il ritorno del lupo, così come di altre specie, peraltro presenti da sempre nei nostri territori, si traduca in conflitto e paura.“

Immagine di repertorio

Esprime preoccupazione anche il Delegato provinciale alla Sicurezza e Polizia Provinciale Nicola Cesari: ”L’attitudine predatoria dei lupi sta seriamente condizionando lo svolgersi della normale attività di caccia, con pesanti ricadute anche sui risultati delle azioni di controllo della specie cinghiale previste dal Piano regionale – spiega Cesari – Inoltre si sta delineando tra i diversi portatori di interesse una pericolosa visione della presenza dei lupi, sempre più orientata all’allarme per la loro presenza nelle vicinanze degli abitati e ad una pericolosa volontà di intervento non riconosciuta dalla normativa.

Occorre l’intervento delle istituzioni per bloccare le strumentalizzazioni ed evitare comportamenti illeciti, posto che l’attuale quadro normativo pone chiari divieti e tutele, ma anche pochi strumenti operativi per limitare o compensare i danni, soprattutto per gli atti di predazione su cani impegnati in azione di caccia, come invece previsto per la zootecnica.”

La Provincia di Parma assicura naturalmente la massima collaborazione e il supporto del Servizio di Polizia Locale Provinciale, già operativa sul territorio, in stretto contatto con i Presidenti delle ATC.

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