D’ora in avanti, tutti i proprietari, affittuari e detentori di fatto di terreni che confinano con le strade pubbliche dei comuni della Pedemontana, avranno l’obbligo, ancor più stringente, di “mantenere fossi e canali di scolo costantemente sgombri da detriti, terra e fogliame, vegetazione e altro materiale di qualsiasi natura”, pena una sanzione da 25 a 250 euro e l’addebito delle spese dei lavori nel caso in cui dovessero essere effettuati dai Comuni per motivi di sicurezza.
Gli sfalci dovranno, inoltre, essere effettuati almeno due volte all’anno: in primavera, entro il 31 maggio, e in autunno, non oltre il 31 ottobre.
Un giro di vite approvato all’unanimità dal Consiglio per evitare rischi idraulici e mantenere un’ottimale visibilità per chi si trova a percorrere le arterie stradali dei comuni di Collecchio, Felino, Montechiarugolo, Sala Baganza e Traversetolo, introdotto con le modifiche al regolamento di “Polizia urbana”, che ampliano gli obblighi e introducono sanzioni.
«Gli sfalci svolgono una funzione importante per la sicurezza, sia per quel che riguarda la visibilità stradale, sia per garantire lo scorrimento delle acque – ha sottolineato il sindaco di Felino e assessore dell’Unione alla Sicurezza e Protezione civile Filippo Casolari –. Sarà onere di ogni Comune intercettare chi non interviene e le sanzioni saranno dirette».
«Con queste modifiche abbiamo chiarito meglio chi deve fare che cosa e introdotto le sanzioni – ha spiegato il consigliere Giuseppe Quintavalla (“Cambiamo la Pedemontana”) –. Queste linee guida saranno utili a tutti i Comuni per non ritrovarsi in condizioni difficili nelle stagioni più piovose e garantire la visibilità a chi percorre le nostre strade.