Fornovo Taro, 6 Aprile 2022
Bontà dell’Appennino in scena al Circolo FORUM NOVUM dell’Ex Foro Boario, con una scommessa:
“portare dopo decenni e decenni, addirittura secoli, la coltivazione della pianta dell’OLIVO sulle colline Parmensi”
I presupposti ci sono tutti, anche per il momento particolare che stiamo vivendo, alla ricerca di alternative alle certezze che stiamo lentamente perdendo.
Presenti al corso “come diventare olivicoltori a Parma” una quarantina di partecipanti.
Una serata ricca di spunti con numerosissime domande pertinenti poste al prof. Mauro Carboni esperto nazionale nel settore della biodiversità agricola e recupero delle varietà antiche, che fanno pensare ad uno sviluppo positivo dell’iniziativa.
Proprio le nostre vallate, è il luogo ideale per la coltivazione dell’olivo, per il clima mite, e nei luoghi abbandonati dall’agricoltura tradizionale, come le aree piccole o in pendenza.
Zone come Fornovo, Terenzo, Solignano, Varano, Medesano Collecchio e non solo.
Una cura della pianta adeguata prima e durante la crescita, per farla diventare grande e autonoma con lo scopo di portare sulla propria tavola un prodotto organolettico per la salute e il benessere.
Dal prof. Carboni sono stati sciolti i segreti, dall’acquisto, al luogo di coltivazione, partendo all’esposizione possibilmente a est per avere il primo sole del mattino per combattere le ore più fredde della notte, alla potatura, fino al prodotto finale con la raccolta e macina al frantoio.
A dare il via alla serata, dopo un “aperi-cena” base di spaghetti aglio olio e peperoncino è stato Alberto Anelli presidente dell’Associazione Bontà dell’Appennino che ha presentato le prime attività del 2022, dalla Lumacata al Foro 2000 di Fornovo per arrivare alle panchine giganti.
Il prof. Carboni, oltre alla ricerca storica, con verifiche di residui di coltivazioni presenti nei secoli scorsi sulle nostre colline, come a Ozzano Taro a Roccalanzona, ha poi svelato alcuni segreti per difenderci dalle contraffazioni.
Una prova di assaggio di quattro tipi diversi di olio acquistati al supermercato ha fatto capire che con il solo olfatto e gusto possiamo determinare la qualità di un olio, nonché il saper correttamente leggere una semplice etichetta.
A sorpresa tra i quattro assaggi, l’ultimo è stato un prodotto delle nostre zone, l’OLIO DEL DUCATO premiato al “SALOON DE PARIS” per la suo sapore.