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Verifiche della Polizia di Stato per evitare “stragi del sabato sera”: 71 conducenti controllati, 1 sanzionato

Nell’ambito dei servizi di controllo del territorio previsti per il fine settimana per contrastare le cosiddette “stragi del sabato sera“, i personali delle Volanti hanno svolto numerosi controlli e posti di blocco per verificare gli automobilisti in transito nel fine settimana in città. In particolare, i controlli si sono concentrati sabato e domenica sera per la verifica dei documenti di guida e che soprattutto alla guida non ci fosse qualche automobilista che avesse assunto alcool oltre i limiti consentiti dalla legge.

In particolare, le Volanti hanno effettuato numerosi posti di controllo e verificato la regolarità di 71 conducenti con le relative autovetture.

Durante i controlli sabato notte alle ore 03.10 in via Emilia Ovest gli Agenti in divisa hanno proceduto al controllo di una FIAT Multipla con a bordo due passeggeri che hanno dichiarato di essere residenti a Fidenza ma di essere venuti a Parma per mangiare al McDonald’s. Il conducente, un 19enne con cittadinanza tunisina, risultava particolarmente agitato e ansioso e alla richiesta di fornire un documento riferiva di averlo dimenticato a casa, ma di essere titolare di patente di guida. Poco dopo però il ragazzo riferiva di aver trovato la propria carta di identità, ma ammetteva di non aver mai conseguito la patente di guida.

Sempre durante il controllo nelle banche dati, inoltre, l’altro passeggero, un 18enne tunisino, risultava essere in quarantena in quanto positivo al virus COVID-19. Pertanto gli operatori della Polizia di Stato contattavano telefonicamente i genitori dei giovani e, una volta sul posto, veniva elevata a carico del conducente una sanzione per guida senza patente, e il veicolo inoltre veniva sottoposto a fermo amministrativo per un totale di tre mesi con la carta di circolazione del veicolo ritirata. Il 18enne risultato essere nelle liste positivi al COVID-19 veniva sanzionato per la violazione dell’obbligo di isolamento imposto dall’autorità sanitaria per persone risultate positive al virus COVID 19 e affidato al padre, col quale faceva rientro presso la propria abitazione. 

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