La comunità bardigiana è tutta la Val Ceno piange la scomparsa di Pietro Tambini.
Pietro, nato a Sidolo nel 1938, ha dedicato tutta la sua vita alla sua comunità e soprattutto la sua famiglia.
Nella sua infanzia ha visto con i suoi occhi quanto sia assurda e devastante la guerra. Infatti a soli 6 anni è testimone oculare della fucilazione, da parte dei nazifascisti di 2 sacerdoti ed un seminarista, in località Sidolo nel comune di Bardi. Nascosto dietro ad una catasta di legna con la sorella è un altro bambino, ha assistito all’esecuzione della, sommaria, condanna a morte di questi tre innocenti uomini di fede.
Forse anche l’elaborazione di questa terribile esperienza ha contribuito a renderlo quella persona eccezionale che è stato nella sua vita.
Un’eccezionalita che va dal mondo lavorativo, alla politica, al sociale, all’impegno per il suo territorio ed alla sua famiglia.
Dal punto di vista lavorativo, per alcuni anni ha fatto l’insegnante poi ha avviato un percorso di lavoro nelle poste italiane, un percorso che lo ha portato a ricoprire anche incarichi di responsabilità.
Nel mondo del lavoro come nella vita politica si è sempre distinto per serietà e senso di responsabilità.
Fin da giovane si è impegnato in politica, vedendola come un servizio per alla comunità e non per se stessi. Ha rivestito incarichi importanti nella comunità montana delle Valli del Taro e del ceno ma la maggior parte della sua attività politica si è svolta nel comune di Bardi dove ha fatto il consigliere comunale e l’assessore dal 1975 fino al 1990, quando diventa sindaco del paese Val Ceno.
Fu ancora sindaco di BARDI Dal 2004 al 2009. E’ sempre stato per tanti un punto di riferimento sia da un punto di vista politico che umano.
Il suo impegno per il territorio non si è limitato alla politica, è stato anche tra i fondatori dell’assistenza pubblica CROCE BLU di Bardi nel 1970 e della Cooperativa Bucaneve nel 1987. Di questa prestigiosa realtà sociale dell’Appennino è stato anche Presidente per molti anni . Non ha mancato nemmeno di dare il suo importante contributo all’Associazione il Camminino Val Ceno e della Famiglia Bardigiana.
Anche grazie a questo suo impegno politico-sociale è stato insignito del titolo di cavaliere della repubblica e, nel 2017, di Bardigiano benemerito.
… ma l’impegno più importante, quello che gli dava maggiori soddisfazioni, era quello di: marito, padre e nonno.
Era il 1967 Quando si sposò con l’amata Maria Luisa. Dall’Unione sono nati tre figli Marco, Saul (frate Francescano) e Ilario. Marco ed Ilario gli hanno dato 6 nipoti che per Pietro erano fonte di gioia, serenità e speranza.
Una famiglia, la sua, di cui lui era il punto di riferimento. Tutte le scelte dei figli sono state condivise con lui e da lui sostenute.
Questa mattina Pietro è tornato alla casa del Padre, penso siano le parole giuste anche per lui.
Ci ha lasciati dopo una lunga malattia che ha affrontato con determinazione e serenità. Una serenità che gli ha donato la profonda fede in DIO che lo ha accompagnato anche nel triste momento della scomparsa della cara moglie Maria Luisa alcuni anni fa.
Una Fede che ha plasmato la sua famiglia e le ha donato serenità, grazie alle certezza che la morte non è la fine di tutto un momento di passaggio.
Una fede in Cristo che ha donato a lui e ai suoi figli un grande senso di responsabilità verso il prossimo ed un profondo spirito altruistico.
Una fede che permeava in modo delicato anche i suoi discorsi pubblici quando richiamava alla necessità di unità di intenti tra comunità religiose e comunità civili.
Buon passaggio PIETRO.
IL SANTO ROSARIO VERRA’ RECITATO ALLE ORE 20,30 DOMENICA 17 OTTOBRE P.V. PRESSO LA CHIESA PARROCCHIALE DI BARDI.
I FUNERALI SI SVOLGERANNO, SEMPRE A BARDI, LUNEDI’ 18 OTTOBRE P.V. ALLE ORE 15,00
Tutta RTA, la redazione di questo TG ed anche quella di TG PArmense esprimono profondo cordoglio ai famigliari di Pietro.