Dopo l’intitolazione di una sala nella nuova sede di Montagna 2000, un altro momento per ricordare Fabiano a Borgotaro, oggi il primo di una serie di defibrillatori per ricordarlo è stato donato al centro medico di Borgotaro.
Da oggi il “Centro Medico Borgotaro” può contare su un defibrillatore semiautomatico a disposizione di tutta la popolazione. Gli ambulatori dei medici di Medicina generale del capoluogo valtarese, che da questa sera ospiteranno anche la nuova sede del servizio di Guardia medica dell’Ausl per Borgotaro e Albareto, avranno ora a disposizione un presidio salvavita, utilizzabile da professionisti e cittadini.
La donazione è stata possibile grazie ad una vera e propria mobilitazione di solidarietà, che in Valtaro (e non solo) si è attivata lo scorso inverno per aderire all’iniziativa “Un defibrillatore per Fabiano”. Si tratta di una raccolta fondi, promossa da un gruppo di amici per ricordare Fabiano Molinari, il quarantunenne borgotarese improvvisamente scomparso lo scorso 12 febbraio: lo scopo è stato raccogliere fondi attraverso una campagna online, per acquistare ed installare alcuni defibrillatori, completi di tutti gli accessori, posizionandoli in punti della montagna valtarese e valcenese particolarmente frequentati.
“Ringrazio di cuore, anche a nome dei medici di medicina generale, gli organizzatori di questa iniziativa e tutti i cittadini che hanno contribuito alla raccolta fondi – ha commentato Giovanni Gelmini, Direttore del Distretto “Valli Taro e Ceno” dell’Ausl di Parma – Grazie a tanta generosità, uno dei punti più frequentati del centro storico borgotarese avrà a disposizione uno strumento salvavita. Inoltre, con l’installazione all’esterno della struttura il dispositivo potrà essere utilizzato in ogni momento in caso di necessità, non solo dai professionisti del Centro medico ma da tutta la cittadinanza”.
Ma il defibrillatore installato questa mattina non sarà l’unico: la raccolta fondi, che ha superato in pochi giorni la cifra di 23 mila euro, ha infatti come obiettivo principale l’installazione di diversi defibrillatori in luoghi della montagna valtarese e valcenese particolarmente frequentati ma distanti da strade carrozzabili, senza elettricità e con scarsa copertura telefonica. “A breve contiamo di installare i defibrillatori anche in alcune zone impervie del nostro appennino– spiegano i creatori dell’iniziativa – In questo modo vogliamo ricordare un nostro grande amico, contribuendo a rendere cardio-protette alcune località di montagna, ambiente di cui Fabiano era innamorato”.