Continua senza sosta l’attività di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti posta in essere dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Parma su tutto il territorio della provincia.
L’Arma parmigiana infligge un altro duro colpo ai trafficanti operanti nella città ducale, che costantemente inondano le “piazze di spaccio” con la letale “polvere bianca” e la marijuana.
Nello specifico, ieri sera, le componenti dell’Arma operanti in città, hanno fermato, dopo un breve inseguimento in periferia, un’autovettura con a bordo una coppia, lui 32enne albanese lei 22 moldava residenti a Parma. Il mezzo, alla vista dei militari, impegnati in un posto di blocco, accostava al ciglio della strada ed effettuava una inversione di marcia. La manovra, non passava inosservata ed un’autovettura del Nucleo Radiomobile si poneva subito all’inseguimento. Fermati, alla guida vi era la giovane mentre il 32enne era passeggero. In considerazione della fuga, dell’atteggiamento nervoso della coppia e soprattutto dei precedenti dell’uomo, i militari perquisivano il mezzo e l’uomo. Lo stesso veniva trovato in possesso della somma di oltre 1500 euro ed occultato nel portabagagli è stato rinvenuto un panetto di cocaina del peso di oltre mezzo chilo.
A seguito del ritrovamento dell’ingente quantitativo si perquisiva l’abitazione della coppia a Medesano dove, in diversi borsoni appoggiati sul pavimento della camera da letto si sequestravano oltre quattro chili e mezzo di marijuana suddivisi in diversi pacchi termosaldati. La perquisizione consentiva di rinvenire, all’interno del comodino, una pistola Beretta con caricatore inserito completo di 6 colpi rubata in provincia di Reggio Emilia nel 2020 ed un bilancino di precisione con capacità di peso di 2kg. La cocaina, dai preliminari accertamenti tecnici, è risultata avere un elevato grado di purezza e una volta “tagliata” avrebbe permesso di immettere sul “mercato” oltre 1000 dosi per un valore stimato di circa 75.000 euro mentre la marijuana avrebbe fruttato circa 10000 dosi per un valore di circa 45 mila euro.
Come in molti casi avviene, l’involucro contenente lo stupefacente è risultato contraddistinto da un logo “NIKE”. Sono in corso accertamenti per verificare se possa far parte di una specifica partita già riscontrata in altre località in Italia.
Gli arrestati venivano associati alla Casa Circondariale di Parma e Modena.
Nei soli mese di aprile e maggio 2021 i Carabinieri del Comando Provinciale di Parma, hanno complessivamente proceduto al sequestro di circa 12,5 chilogrammi di stupefacente con il contestuale arresto in flagranza di reato di 10 persone. L’attuale strategia dell’Arma ducale è quella di “colpire” principalmente i fornitori all’ingrosso di droga al fine di impedire l’approvvigionamento dei pusher al dettaglio operanti in città, che spesso causano degrado in alcune vie e parchi cittadini.