La sera del 27 febbraio, almeno tre persone, si rendevano autrici di un danneggiamento all’abitazione di un 49enne di Polesine Zibello. Dopo essersi introdotti nel cortile e procurato un ramo di ciliegio, danneggiavano alcuni infissi e, al contempo, minacciavano l’uomo. Lo stesso chiamava subito il numero d’emergenza “112”, della Compagnia Carabinieri di Fidenza, asserendo che all’interno del cortile vi era la presenza di alcune persone armate di coltello e che dopo aver mandato in frantumi i vetri delle finestre si stavano allontanando a bordo di una autovettura rossa in direzione della statale. Mentre il denunciante forniva informazioni all’operatore della Centrale Operativa, giungeva la pattuglia della Stazione Carabinieri di Polesine Zibello, a cui l’uomo indicava l’auto in uso agli autori del danneggiamento, che si trovava in fondo alla via. I militari inseguivano il veicolo e, poco dopo, in Via Chiarenzana, riuscivano a bloccarlo. A bordo vi erano due cittadini rumeni di 26 e 22 anni, residenti a Stradella (PV). Considerato lo stato di alterazione psico-fisica del 26enne, autista del mezzo, nonché la possibilità che gli stessi fossero armati, veniva richiesto il supporto di ulteriori pattuglie.
I soggetti fermati, sin da subito, si mostravano insofferenti, assumendo un atteggiamento polemico e provocatorio. In virtù anche dell’attuale normativa sanitaria, non erano in grado di fornire una giustificazione alla loro presenza in paese. Nel corso della perquisizione, i Carabinieri rinvenivano, parzialmente occultato dietro al sedile del passeggero anteriore, un ramo spezzato di circa 70 cm che presentava una profonda scheggiatura ad una estremità.
Nel frattempo la pattuglia di San Secondo P.se, lungo il tragitto per raggiungere Polesine Zibello (PR), notava un uomo camminare sul ciglio della carreggiata della S.P. 10, all’altezza della località Pieveottoville. Insospettiti, considerato anche l’orario notturno, procedevano al controllo identificandolo in un 38enne rumeno, residente a Piacenza, che non forniva nessuna giustificazione della sua presenza in paese. Per tale motivo, veniva accompagnato in caserma ove si appurava che era giunto a Polesine Zibello insieme ai due fermati a bordo del mezzo.
Il denunciante, il giorno successivo riferiva di aver riconosciuto fra i soggetti autori del danneggiamento, il 26enne, conosciuto circa un mese e mezzo prima, col quale aveva trascorso una serata e di aver consumato sostanza stupefacente offerto dal ragazzo. Quest’ultimo, invece, a distanza di qualche giorno, pretendeva il pagamento per l’importo di 100,00 euro cosa a cui il 49enne non ottemperava. Col trascorrere dei giorni, lo straniero, pretendeva una somma sempre maggiore di denaro, lievitata in breve tempo sino a 500,00 euro. Le richieste di denaro sono state accompagnate anche da minacce telefoniche.
I Carabiniere di Polesine Zibello a conclusione dell’attività d’indagine dopo aver: repertato tra i vetri in frantumi la parte mancate del legno rinvenuto sull’autovettura, acquisito i messaggi di minacce inviati al 49enne, analizzato le immagini delle telecamere poste nella via dove è avvenuto il fatto e con il positivo riconoscimento fotografico da parte della vittima dei tre aggressori hanno denunciato gli stessi per estorsione e solo il 26enne per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.