Operatori della Polizia di Stato intervenivano nella notte tra domenica e lunedì per la segnalazione da parte del titolare di un locale di Via D’azeglio, di un ignoto soggetto che aveva fatto scattare l’allarme perimetrale dell’esercizio commerciale ed era stato colto sul fatto all’interno del locale.
Sul posto, notata la porta scorrevole a vetri sfondata e disassata, veniva immediatamente bloccato il reo, identificato per un cittadino italiano noto agli uffici di Polizia.
Per chiarire quanto occorso veniva raccolta la versione dei fatti dei proprietari, poi formalizzata in denuncia querela, i quali riferivano che l’uomo, dopo essere stato colto in flagranza di reato mentre cercava di accedere al registratore di cassa, aveva iniziato a minacciarli verbalmente, intimandogli di lasciarlo andare pena gravissime conseguenze.
L’uomo inoltre si vantava del fatto che egli godeva di una completa immunità e che, anche se lo avessero arrestato sarebbe stato subito rilasciato e sarebbe tornato per vendicarsi nei confronti dei proprietari del locale.
Una volta raccolta tale deposizione gli operatori della Polizia di Stato procedevano immediatamente all’arresto del cittadino italiano M.m., giovane classe ’94, pluripregiudicato e già sottoposto alla misura sostitutiva della libertà controllata emessa a seguito di procedimento penale instaurato mentre era ancora minorenne.
L’uomo, previo immediato avviso al Sostituto Procuratore della Repubblica, veniva tratto in arresto per il reato di tentata rapina impropria e posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria presso le celle di sicurezza della Questura di Parma.
L’uomo è andato a giudizio per direttissima nella giornata odierna dinanzi al Tribunale di Parma, sezione Penale, in cui, concessi i termini a difesa, gli è stata applicata la misura cautelare dell’obbligo di dimora a Parma con divieto di uscirvi dalle 20 alle 07.