Erano da poco passate le 16,30 quando un uomo di Bettola, che stava percorrendo la SP 77 di Boccolo in direzione Bardi, a poca distanza dal Oratorio di San Siro, ha perso il controllo del suo autoveicolo ed è volato nella scarpata.
Fortunatamente la neve ha attutito la discesa e l’impatto
Alcuni passanti hanno avvisato il 118.
Immediata è scattata la macchina dei soccorsi . Il 118 ha inviato sul posto l’ambulanza della Croce Blu di Bardi, il mezzo di emergenza con l’infermiere della Croce Bianca di Varsi e l’automedica della AP di Borgotaro-Albareto
I primi ad arrivare, in pochissimi minuti, sono stati i volontari della Croce Blu a bordo della Bardi 1.
I militi si sono precipitati verso il fuoristrada in cui si trovava l’uomo. Dopo averlo estratto dal veicolo, immobilizzando sulla spinale, hanno iniziato un faticosa salita verso la strada aiutati anche da alcuni passanti. Arrivati sulla strada lo hanno caricato sull’ambulanza, e si sono diretti verso il campo sportivo di Bardi. Ad attenderli il mezzo di emergenza, con l’infermiere a bordo, della Croce Bianca di Varsi.
Encomiabile il lavoro di questi militi che hanno la consapevolezza che i minuti necessari per attendere l’arrivo dei Vigili del Fuoco potevano essere troppi. Non hanno quindi avuto nessun timore a buttarsi nella neve e ad operare in modo professionale in condizioni difficili. Una capacità di adattarsi alla situazione che deve essere fatta conoscere anche a chi vive in luoghi in cui in 10 minuti arrivano 4 automediche,8 ambulanze, i Vigili del Fuoco e quanto altro. Qui invece per fare arrivare un automedica servono almeno 40 minuti, i vigili del fuoco anche 60 e di ambulanza capaci di arrivare entro 40 ce ne sono solo due.
L’uomo è stato stabilizzato in attesa dell’arrivo dell’automedica da Borgotaro. Il medico, viste le condizioni di salute dell’uomo non particolarmente preoccupanti, ha deciso l’invio verso l’Ospedale Santa Maria di Borgotaro
Sul posto anche i Carabinieri nella stazione di Bardi. per gli accertamenti di legge.
[Grazie a L.S., T.A. ed a Beppe Losa e per le immagini]