[immagine di copertina presa da sito https://www.wikiwand.com/it/Villa_Paveri_Fontana]
Torniamo indietro di quasi 200 anni, quando Maria Luigia duchessa di Parma, Piacenza e Guastalla sedeva sul trono ducale da 17 anni (dal 1815). Siamo nel 1832, l’Italia non esisteva ancora (sarebbe nata circa 30 anni dopo,1861) ed in quel di Parma venne dato l’incarico di scrivere un Vocabolario Topografico.
A scriverlo un cognome famoso ancora fino a non molti anni fa nel ducato . Un Molossi, in questo caso Lorenzo.
Da questo testo abbiamo tratto la descrizione di Collecchio, che vi proponiamo qui di seguito.
Allora il capoluogo aveva 98 case e 500 abitanti, dipendeva dalla pretura di san Pancrazio e allora come oggi “giaceva in posizione amena e salubre, essendo prossimo ai colli”. Palazzi di pregio la chiesa gotica ed il palazzo con giardino dei marchesi Rosa.
V’era una scuola primaria ed il medico chirurgo condotto.
San Martino Sinzano era anche lui comune e quindi non faceva parte di Collecchio, così come Ozzano preso a Fornovo a fine del XIX secolo, ne facevano invece parte come oggi: Giarola, e Madregolo. In più erano parte del territorio comunale Vicofertile e Talignano.
Totale degli abitanti 2343 di cui 1244 maschi e 1099 femmine.
I terreni sono fertili e ben coltivati…
..ma vi lasciamo al testo originale per scoprire qualcos’altro su questo comune che oggi è uno dei più importanti del parmense, che allora era dietro a molti altri.