Fornovo Taro 10 luglio 2020 La Pieve si Illumina di immenso con il Giubileo della Luce
La Pieve di Fornovo di Taro si “illumina d’ immenso” ed emerge tutta la sua bellezza, grazie al Giubileo della Luce.
Un progetto del 2016, per una nuova illuminazione architettonica ed artistica, nata dall’idea dell’Associazione Nazionale dei comuni di coniugare sostenibilità ed efficienza energetica rivalutando il patrimonio ed offrendo nel contempo l’opportunità di valorizzare i piccoli comuni, specie dove esistono tracciati fruibili dei “cammini” o antiche vie come le vie francigene.
Check video accensione Luci del Giubileo sulla Pieve di Fornovo
A seguito della sottoscrizione di convenzione tra comune di Fornovo di Taro, il ministro dell’ambiente e tutela del territorio è del mare (MATTM) e l’anci, è stata avviata la progettazione definitiva relativa alla valorizzazione delle illuminazionie artistica ed architettonica della Pieve di Santa Maria Assunta ed aree annesse alla stessa.
La Pieve è stata illuminata in tutte le sue parti, dalla piazza al tratto laterale della chiesa e del giardino parrocchiale: all’interno sono state messe in luce tutte le sculture presenti sui capitelli ed illuminato il dipinto dell’Assunta nella cappella laterale, ad illustrare l’intervento, l’architetto Sandra Losi che ha curato il progetto insieme a Davide Calanca ed ai tecnici di RTP Lumen tre. L’architetto Michela Michelotti ha raccontato e contestualizzato il dipinto dell’Assunta, Donatella Canali dell’ufficio turistico ha organizzato visite guidate.
Una grande sinergia di persone hanno reso questa inaugurazione veramente speciale. Il sindaco Michela Zanetti ed il Parroco don Mario Mazza, hanno ringraziato tutte le persone che hanno reso possibile questo progetto che da risalto alla pieve, simbolo e “cuore” del paese.
L’Inaugurazione si è conclusa con l’accensione delle luci ed un concerto d’organo del maestro Mario Verdicchio, musica e luci hanno reso magica in una notte stellata questa Pieve agli occhi di tanti concittadini e visitatori presenti.
Di Morena Canali