Ingegno italiano in lotta contro il Virus. La moltiplicazione dei posti in terapia intensiva grazie alla collaborazione di medici emiliani e lombardi in sinergia con le aziende. Il tutto in tempi record

GUARDA IL VIDEO del pezzo di conferenza stampa di oggi 19 marzo 2020 in cui Sergio Venturi , commissario per l’emergenza corona Virus in Emilia-Romagna, parla di questo  meraviglioso frutto dell’ingegno italiano.    …o se vuoi prosegui per leggere l’articolo

Dall’idea nata da alcuni medici Lombardi ed Emiliani è arrivata una invenzione che sarà molto importante nella battaglia contro il corona virus.  Darà infatti la possibilità di raddoppiare i posti in terapia intensiva in breve tempo e con una spesa ridotta.

La soluzione arriva da un circuito che permette di collegare due pazienti allo stesso respiratore.

La cosa più entusiasmante è il tempo in cui si è passati dalla parole ai fatti. Il primo circuito è stato ideato, realizzato e collaudato in 72 ore;  alla faccia della burocrazia e dei marchi CE. Nei prossimi giorni ne arriveranno a Piacenza e Parma (le zone più colpite). Poi in tutti gli altri ospedali.

L’idea nata da alcuni medici lombardi ed emiliani, questi ultimi coordinati dal direttore di anestesia e rianimazione dell’Ospedale Sant’Orsola di Bologna, ha portato alla realizzazione del prototipo del  circuito da parte di un ‘impresa di Mirandola.    Il prototipo è quindi  stato inviato al Sant’Orsola dove ne è stata verificata l’efficacia per dare il via libera alla produzione. Il tutto, come dicevano, in 72 ore.

La produzione porterà alla consegna dei primi circuiti già nei prossimi giorni.

Di questo macchinario Venturi ne ha parlato anche nella conferenza stampa di ieri 18 marzo affermando che potrebbe arrivare a sostenere la respirazione anche di 4 persone.

 

Anche il presidente Bonaccini ha dato visibilità al grande risultato con il seguente post sui social media

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