Tutta Ozzano Taro e non solo piange la scomparsa di don Franco Minardi.
Dopo 70 anni di servizio al capezzale dei suoi parrocchiani è tornato alla casa del Padre.
Un uomo forte e determinato che non ha mancato di portare avanti posizioni anche in contrasto con il sentire comune per seguire il messaggio evangelico.
Punto di riferimento per tutta la comunità, sapeva come far valere le esigenze della parrocchia e dei suoi parrocchiani. Forte anche il rapporto che lo ha legato al compianto Giuseppe Rodolfi.
Nato nel 1925 è entrato in seminario nel 1943, nel pieno della 2° guerra mondiale. E’ stato consacrato al servizio sacerdotale nel 1950 dal Vescovo Monsignor Evasio Colli ed è stato subito mandato ad Ozzano in aiuto del parroco don Michele Alberi.
Diventò titolare della parrocchia qualche tempo dopo.
Si adoperò molto per i giovani e per essi costruì, grazie alla generosità degli Ozzanesi, i tanti spazi attorno alla parrocchia.
Per la diocesi di Parma si è occupato della promozione degli oratori parrocchiali e dela direzione della Caritas Parmense.
Vicino anche a chi in Italia è arrivato dai paesi più poveri del mondo, ha dato vita per loro a due iniziative significative : La Festa dei Popoli e le adozioni a distanza.
La Festa dei Popoli, nonostante don Franco sia stato un parroco alla don Camillo contro i Pepponi dell’amministrazione comunale per decenni, è stata l’antesignana della festa Multiculturale collecchiese. Un modo per insegnare quanto il messaggio cristiano sia vicino agli ultimi, quindi, quanto la sinistra dovesse imparare dalla chiesa cattolica.. ed in questo caso sembra abbia imparato.
Diversi anche i momenti difficili che ha dovuto superare: dallo scontro con le amministrazioni comunali del passato, all’operazione al cuore avvenuta circa 40 anni fa, alla morte della mamma 30 anni fa che ha assistito sino alla fine.
Momenti anche belli soprattutto quelli vissuti in comunità, la sua comunità di parrocchiani ozzanesi. Un animo severo che però era capace ci momenti di grande cordialità, convivialità e gioia nei momenti di vita comunitaria. Ma soprattutto un prete determinato nel fare tanto per il suo paese: dalla creazione della banda di Ozzano (negli anni 70-82), alla scrittura di tante commedie teatrali, del campo da tenni e del cinema teatro parrocchiale. La tradizione teatrale continua ad essere portata avanti dal gruppo dai ragazzi di “Campanili in festa”.
Nonostante l’età ha sempre dato molta importanza alla pastorale verso i bambini perchè aveva la consapevolezza che loro sono il futuro.
Una vita lunga ed intensa vissuta seguendo il messaggio cristiano con fede e convinzione. Un parroco di altri tempi che è stato un esempio di amore per il suo paese.
In questo momento di paura, seguendo il messaggio di Gesù: “Non abbiate Paura” siamo certi che ora sia Lassù e, con l’autorizzazione del Capo, stia sostenendo i suoi parrocchiani dicendo a tutti sottovoce :” Non abbiate Paura”.
La redazione di TG Parmense, in particolare il nostro Cesare Groppi che con don Franco è nato e cresciuto, si unisce al cordoglio dei cari di don franco ed a tutta la comunità ozzanese.