[a fondo pagina i link agli altri articoli scritti sulla vicenda]
Ore 14.30, una pattuglia dei Carabinieri sale da Fornovo verso la Val Ceno
Ore 16.25, un amica di Vianino ci segnala la chiusura di Ponte Vetrione tra Varano e Varsi. Sono incredulo, mi sembra una cosa troppo grossa per una mezza giornata di pioggia.
Ore 16.35, nonostante la fiducia per l’amica di Vianino sia grande, da giornalisti verifichiamo la certezza della notizia. Ci viene confermata dalla Polizia Locale. Così iniziamo a scrivere il nostro primo pezzo e lo lanciamo sui nostri siti e sui social locali.
Alle ore 17,00, chiamiamo l’assessore (oggi delegato) Provinciale alla Viabilità che ci spiega cos’è successo.
Ore 17.05 , chiedo ad un altro giornalista di seguire siti e social e parto per ponte Vetrione,
Ore 17.15, a Varano Melegari, di fronte al castello Pallavicino, trovo un posto di blocco della polizia provinciale. Fermano un camioncino davanti a me. Si dicono alcune cose, poi il camioncino riparte. Tocca a me. Mi chiedono dove devo andare, gli dico che sono un giornalista e mi lasciano passare senza ulteriori spiegazioni. Quella strada la percorro spesso, una cosa mi colpisce quasi subito: le macchine che provengono in direzione opposta sono rarissime.
Alle 17.25, Mi hanno detto che una delle possibili deviazioni poteva essere quella che passa dal ponte della Marena, così due curve prima faccio partire la registrazione della telecamera fissa sul cruscotto dell’auto, per riprendere i cartelli per la deviazione, ma passo l’incrocio del ponte e non trovo nulla. [Poi capirò il perchè]
Ore 17,30, arrivo a ponte Vetrione. Una serie di nuovi segnali stradale è come se avessero tracciato una nuova strada che cancella quella che va verso Varsi e Bardi. Poco prima del ponte l’incrocio per Bore non c’è più. C’è solo un unica direzione Bore.
Vedo sul posto un funzionario della TEP che sta parlando con un operaio provinciale. Faccio, per avvicinarmi al ponte e l’operaio mi ferma: ” dove va?”.
Gli rispondo: “Sono un giornalista volevo riprendere il ponte”.
L’operaio: ” va bene ma non salga sul ponte è vietato”.
Mi avvicino al ponte, faccio alcune foto ed alcune riprese. Mi accorgo dalle riprese che una parte del ponte è visibilmente deformata. Mi colpisce che lo sia anche il vicino marciapiede in spesso e robusto cemento armato.
Scambio due parole con l’operaio e gli chiedo se per andare dall’altra parte si possa fare la strada della Marena. Mi dice di sì ma solo per le automobili e non è per nulla idonea a sopportare un traffico un pò più intenso del solito.
Ore 17.50, parto per l’altra parte del ponte. A piedi ci metterei 30 secondi, per arrivarci con la deviazione ce ne metto 900 (15 minuti). Lungo la strada mi rendo conto che mi ero fatto un idea sbagliata. Pensavo che quel percorso potesse sopportare anche il traffico pensante ma non è così [per questo non ho trova i segnali stradali di deviazioni nei pressi del Ponte della Marena]. La strada è tortuosa, con ripide salite e discese, ma soprattutto stretta, così stretta che in diversi punti due macchine non passano, quindi bisogna fermarsi in qualche piazzola o fare retromarcia sino alla piazzola più vicina, ma non è facile in una strada stretta, tortuosa ed in discesa.
Inoltre ci sono diversi incroci, tutti non segnalati ed anche io, che frequento spesso la zona, inforco una strada sbagliata, faccio una 50ina di metri mi rendo conto dell’errore innesto la retromarcia ed imbocco la strada giusta
18.00, lungo la tortuosa stradina incrocio il funzionario della TEP. Lo fermo e gli chiedo informazioni sul servizio di domani. Mi dice che non sa come si farà. Le corriere partiranno alla solita ora dal solito punto di partenza ,ma il percorso è gli orari delle fermate non li sanno e nemmeno l’ora di arrivo. Poi mi dice che deve cercare di far passare dall’altra parte del ponte due corriere con diverse persone a bordo che sono ferma lì da un po’. Ha chiesto all’operaio della provincia se potevano passare il ponte a piedi che avrebbe fatto arrivare dall’altra parte un altro autobus, ma gli ha detto di no [ecco di cosa stavano parlando prima]. Finiamo la chiacchierata con la frase:” per ora li farò passare da questa strada, anche se il sindaco non vuole perchè ha paura che si rovini l’asfalto”
Ore 18.05, arrivo dall’altra parte del ponte ci sono i carabinieri di Varsi a presidiare l’accesso al manufatto. Saluto, faccio due foto, qualche ripresa e ritorno indietro.
ore 18.15 Il traffico sulla stradina è aumentato ed è sempre più difficoltoso [stanno forse tornando i lavoratori dalla zona di Fornovo?].
In un punto della stradina mi rendo conto che l’asfalto si è abbassata ai lati e si sta creando una cresta al centro. Il pensiero va alla coppa dell’olio, poi al sindaco che era preoccupato per la strada e penso:” mi sa che aveva ragione!!!”