Lo sviluppo dell’area Eni di Fornovo, sarà una opportunità lavorativa per il paese, e per i comuni della Val Taro e Val Ceno, per un pendolarismo sostenibile.
Con la messa in vendita dei 200 mila mq dell’area di proprietà ENI, si formerà ai confini tra i Comuni di Solignano, Varano, Medesano e Fornovo una cerniera di servizi, attività artigianali e industriali per frenare lo spopolamento della montagna. La notizia è stata recepita con entusiasmo dagli imprenditori locali e dal Sindaco di Fornovo Emanuela Grenti.
Nata nel 1905 come SPI Società Petrolifera Italiana, e per parecchi decenni fulcro lavorativo del territorio, la raffineria di Fornovo, è stata smantellata completamente nel 2008, senza avere un vero e chiaro piano di dismissione, riferito in principale modo alle costose operazioni di bonifica dell’area, inquinata dalla lavorazione dell’oro nero, e questo ha comportato notevoli ritardi sullo sviluppo dell’area. Una bonifica a largo respiro e non ancora completamente attuata.
Sarà una possibile sinergia tra i poli produttivi della Motor Walley di Varano, il polo di Rubbiano e il divenire di Fornovo, sullo strategico casello autostradale di Ramiola, per dare lavoro alle famiglie della Val Ceno alla Val Taro, da Bardi a Tornolo, senza dover traslocare altrove, verso la città.