Non potete immaginare quanta meravigliosa confusione possano fare 800 tra bambini e ragazzi.
Oggi io l’ho scoperto, ed è stato bello, una piccola scarica di gioiosa e vitale adrenalina, ha percorso anche il mio corpo.
Oggi 20 giugno 2018 a Fornovo si sono infatti dati appuntamento i GREST di diverse parrocchie del Parmense.
Quasi 700 tra bambini e ragazzi di elementari e medie e più di 140 tra assistenti, animatori ed educatori, hanno vivacizzato il grande, ma spesso spento, spazio dell’antico Foro Boario Fornovese.
I partecipanti provenivano, oltre che da Fornovo, Ramiola, Ricco, Rubbiano; da: Ozzano, Gaiano, Felegara, Medesano, Collecchio, Lesignano Bagni, Traversetolo e Sala Baganza.
La festa annuale organizzata dalla Diocesi di Parma quest’anno, infatti, ha fatto tappa a Fornovo.
La mattina è iniziata alle 9,00 con l’arrivo di autobus e pulmini carichi di: bambini e bambine, ragazzi e ragazze, animatori ed animatrici, educatori ed educatrici.
Poi una giornata con tanto gioco e qualche momento di preghiera (tenuta da Don Mario Mazza, parroco di Fornovo in mattinata), che si è svolta tra Foro Boario e campo sportivo
Verso le 15.30 la riunione sotto la struttura coperta del Foro Boario per terminare la festa assieme alle autorità.
A salutare le centinaia di giovani sono arrivati: sindaco e vice sindaco di Fornovo (Emanuela Grenti e Paolo Valenti) , il vice Sindaco di Medesano (Giovanelli Michele) e diversi sacerdoti accolti dai propri ragazzi con cori da stadio che inneggiavano al paese di provenienza.
Il Grest è una attività che la Chiesa Cattolica organizza in tutta Italia appena terminate le scuole, una attività apprezza da milioni di giovani e ragazzi, ne abbiamo avuto la prova oggi. Per la chiesa di Parma l’attività fa parte del progetto Oratori della diocesi di Parma finanziato da amministrazioni e Fondazione Cariparma.
Impressionante il colpo d’occhio del piccolo mare di giovani davanti al palco, ma ancor più impressionante la potenza dei cori che provenienti dai ragazzi che facevano a gara a chi pronunciava più forte il nome del proprio oratorio.
Il tutto è terminato con canti e balli in stile villaggio turistico.
Un modo per far capire a tanti che la chiesa Cattolica è viva e divertente (ma non ditelo a Zucchero Fornaciari che se no ci rimane male) e soprattutto ricca di gioia.
La gioia che Papa Francesco chiede a tutte le parrocchie nella sua enciclica Evangelii Gaudium.
Impressionante anche la fila di autobus, scuolabus e pulmini che recuperavano i ragazzi a fine giornata.
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