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Fornovo fa discutere l’Albero di Natale nel Centro Storico

Per valorizzare il centro storico del paese, il tradizionale albero di Natale dell’Amministrazione Comunale, fino a “ieri”in Piazza Tarasconi,  è stato collocato in Piazza IV novembre, nel mezzo del Piazzale della Chiesa con divieto di parcheggio, e in piazza Tarasconi viene sistemata una giostra per bambini.

In un primo momento Piazza IV Novembre era transennata con al centro l’albero, e le automobili in arrivo da Via XXIV Maggio potevano solo scendere il borgo piccolo di Via Cesare Battisti, ed eventualmente,  risalire dal borgo grande di Via XX Settembre.

Ai commercianti del centro storico non piace la novità, e si lamentano per il calo delle vendite causato dalla mancanza dei parcheggi auto.

Ora, le transenne non bloccano più il passaggio delle auto in Piazza IV Novembre, e l’albero di Natale è stato  acceso in attesa delle feste, e di metà gennaio, quando sarà tolto.

Di seguito la lettera del Sindaco di Fornovo Emanuela Grenti con cui spiega i motivi della scelta culturale fatta dall’Amministrazione Comunale.

“Valorizzare il centro storico, renderlo vivo e fruibile è l’obiettivo dell’amministrazione comunale.

Così com’è il centro storico muore. Indipendentemente dalla possibilità di parcheggio.

Pedonalizzazione e decoro per rilanciarlo, a nostro parere, sono gli ingredienti necessari insieme alla capacità delle attività commerciali di accogliere clienti e turisti.

In tutti i paesi/città i centri storici costituiscono il cuore pulsante della vita cittadina: sono luoghi di incontro, in cui pullula la vita culturale e sociale, ma anche zone in cui, le attività commerciali dovrebbero accogliere numerosi avventori, molti dei quali magari provenienti dalle aree limitrofe.

E’ il caso non molto lontano da noi, per richiamare un analogia (demograficamente e territorialmente parlando), di Borgotaro, che ha da anni sposato la scelta di pedonalizzare il centro storico.

Dopo l’investimento effettuato su Via Diaz, che ha reso disponibili un maggior numero di parcheggi, la scelta di realizzare numerosi stalli in Piazza del Mercato, la prospettiva di riqualificazione del centro storico attraverso lo sviluppo del Concorso di idee (bilancio 2018), il divieto di parcheggio in Piazza IV Novembre, per ora provvisorio per l’allestimento dell’Albero di Natale, è un modo per valorizzare l’unico monumento di inestimabile valore che è la nostra Pieve deturpato dalla presenza costante di auto che sottraggono alla vista dei visitatori la maestosità della struttura.

E’ una questione di cultura e di rispetto che travalica gli interessi particolari per porsi in un ottica di bene comune.

Siamo convinti che il divieto di parcheggio nel Piazzale della Chiesa non possa avere grosse ricadute sull’economia generale, ma al contrario potrebbe creare possibilità di “sfruttamento” degli spazi pubblici da parte delle attività commerciali con benefici in termini di vivibilità dell’area, sia sotto il profilo ambientale che culturale e sociale.

Aggiungo che poter girare a piedi il centro storico significherebbe riscoprire il fascino della lentezza e l’enorme patrimonio culturale e storico che è concentrato in quest’area della città.

Forse dimentichiamo che, in questa parte di città, c’è tutta la nostra storia. Un luogo di cui, proprio perchè abbiamo una fugace contezza, ci si dimentica.

Occorre immaginare l’interesse più generale della comunità, che a volte non produce un effetto immediato, ma che aiuta a far crescere il senso di appartenenza. La polemica sterile, fine a se stessa, è dannosa anche per chi la pratica.

Siamo purtroppo una società del tutto e subito, del consumo e dello spreco. Dobbiamo fare forse una riflessione per invertire questa tendenza dannosa e senza futuro.

E relativamente al discorso anziani ai quali è riservato, se disabili, la possibilità di parcheggio vorrei ricordare che: promuovere la mobilità a piedi, per chi vive nelle aree urbane e combattere la sedentarietà è un dovere delle amministrazioni .

La sedentarietà è una delle cause dell’insorgere di numerose patologie, certo, rende più comoda la vita, ma crea danni collaterali che col tempo si sono espressi, colpendo indifferentemente sia bambini che adulti e anziani, in una sindrome che è un mix di ipertensione, sovrappeso, obesità, diabete e disturbi cardiovascolari.”

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