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Arrivederci Emy! Speriamo di poter far quattro chiacchiere in Cielo.

La scomparsa di EMY (Emanuela Invernizzi) mi ha profondamente turbato.

L’ho conosciuta solo per telefono in un periodo in cui volevamo a coinvolgerla in questo nostro progetto.

Mi ha subito colpito la sua serenità nel parlare, nel raccontare il suo punto di vista e la sua scelta di vita.

Una serenità e una pace che invogliava tutti a fare una  scelta di abbandono della metropoli per trovare rifugio sui nostri Appennini.

Infatti Emy alcuni anni fa, con il marito ed i figli fa aveva deciso di abbandonare Milano e la sua confusione, di abbandonare un lavoro ben pagato e sicuro, per trasferirsi a Monastero di Gravago nel Comune di Bardi, per me un posto lontanissimo da tutto, ma  di cui, da come me ne ha parlato al telefono, mi sono innamorato senza che lo avessi mai visto.

Era così piacevole parlare con lei al telefono che avrei voluto farlo ancora tante volte e per tanto tempo, ma purtroppo non ero un amico, una persona che conosceva da tanto tempo, ma solo uno strano tipo, magari sognatore e strampalato, che le ha telefonato alcune volte per cercare di coinvolgerla nel suo progetto.  

Soprattutto non ho potuto conoscerla meglio perchè purtroppo la malattia non me ne ha dato il tempo.

Abbiamo parlato anche della sua malattia e anche su questo argomento trasmetteva serenità e tranquillità,

l’accettazione di quello che poteva capitare con la serena consapevolezza che nulla andava perduto.

In quell’occasione non ho avuto il coraggio di chiederle se fosse credente oppure no, perché chi sceglie una vita di abbandono della metropoli per la montagna spesso o è ateo o segue strane religioni  moderne.

…..mai e poi mai avrei pensato che tutta quella serenità, pace e certezza che c’è un Aldilà e c’è un Paradiso venissero da una Cattolica praticante.

Quando oggi un signore di Bardi mi ha chiamato per dirmi che EMY era morta e mi ha raccontato chi fosse Amy, ho capito.

Era una donna che anche nei momenti più tragici e più carichi di sofferenza non ha abbandonato la fede, non ha ceduto di fronte al male che la stava distruggendo, ha sempre sparso attorno a sè gioia, serenità e la certezza che lei ci sarebbe stata anche dopo.

Mi hanno commosso le parole :” Emi ha preparato il suo funerale con tutti i canti….  ed ha chiesto che dopo ci fosse una festa.”

Io non so come la pensi il marito, come la pensino i figli,  ma sono certo che abbiano avuto un dono immenso ad avere al fianco una donna così, una madre così!

Un dono immenso che purtroppo è rimasto troppo poco vicino a loro.

Spero  non si lascino prendere dallo sconforto e dalla rabbia contro quel Qualcuno, in cui Emy credeva profondamente.

Sopratutto spero che EMY da lassù gli faccia capire che c’è,  è vicino a loro e li stringere forte contro il suo cuore tutte le notti, tutti i giorni e che  l’averli lasciati troppo presto aveva un senso.

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