L’introduzione, nel 2015, dell’esenzione dell’Imu per la prima casa, anche per i cittadini italiani residenti all’estero già pensionati e la riduzione di due terzi della Tari e della Tas, rischia di far fallire diversi comuni montani.
Sebbene la legge affermasse che l’esenzione non dovesse avere nessun impatto sulla finanza locale così non è stato.
Lo stanziamento dello stato, già in ritardo di due anni, è stato definito nei giorni scorsi.
MA L’IMPATTO SULLA FINANZA LOCALE C’E’ STATO ECCOME.
Per i comuni montani un vero MASSACRO.
Un esempio??
Il comune di Bardi che ha ben 1517 dei suoi cittadini che risiedono all’estero, a causa di questa legge ha avuto una decurtazione dei fondi per i suoi servizi di 120.000 ma se ne vedrà restituire solo 11.407.
MENO DEL 10%
Per rimettere a posto le cose si è mosso il parlamentare parmense Giuseppe Romanini che ha chiesto il rispetto della legge, cioè la compensazione al 100% le risorse perse dai comuni montani.