Il 6 dicembre 1916, veniva conferita dalla Reale Società Geografica Italiana, alla memoria del fornovese Pietro Zuffardi Capitano nel 61° battaglione di fanteria, l’onorificenza della Grande Medaglia d’Argento con la motivazione. “Visse per la Scienza e Morì per la Patria”. E’ un ingegnere minerario, colto, affabile, fervido credente e patriota per educazione familiare, ma non ossessionato dall’arte della guerra.
Video ricostruzione storico prof: Carlo Iasoni
Nell’ottobre di quest’anno alla Camera di Commercio di Parma, nell’ambito delle ricorrenze del centenario dalla prima guerra mondiale, il capitano Zuffardi viene ricordato in una mostra dei parmigiani al fronte. L’evento è stato insito nel programma della “Festa internazionale della storia di Parma”, con proiezioni e pannelli dimostrativi allestiti dagli studenti delle scuole di Calestano in collaborazione con il locale gruppo Alpini, le scuole di Felino e dall’Istituto Ipsia Primo Levi di Parma.
Tra le ricostruzione storiche delle gloriose battaglie di passo Buole e sul Monte Zugna, spicca proprio quella del Capitano Pietro Zuffardi. Per le sette ferite subite il 1° luglio 1916 in un attacco notturno a Zugna Torta, muore il 28 luglio dello stesso anno all’ospedale militare di Verona.
il 30 maggio 2016 gli fu conferita la medaglia d’argento al valor militare con il seguente Encomio solenne: “Con calma, coraggio e spirito di sacrificio comandò per più ore la propria compagnia in combattimento, nei punti più esposti della linea di fuoco e nonostante le perdite subite, riuscì a sopraffare il nemico”. Passo Buole maggio 1916.
Quando riusciva a liberarsi dagli impegni di studio o professionali faceva ritorno a Fornovo, oltre per organizzare il carnevale e incontrare amicizie mai dimenticate, soprattutto nella Festività Natalizie trascorrendole in famiglia con genitori e con i cinque fratelli e non mancava di solennizzare con suono dell’antico organo la prima Messa del mattino.
La sua Storia: nasce a Fornovo i 27 matzo 1885 da Giulio e Italina Vignali. Nel 1909 si laurea in Scienze Naturali e Geologia a pieni voti all’Università di Pavia. Assistente della cattedra del prof.Parona all’Università di Torino, nell’estate del 1912, su incarico della Spless Petroleum Co. passò nel Caucaso Settentrionale per apprezzati studi per ricerche di petrolio, relazionando un lungo viaggio nel Bacino del Mar Caspio attraverso le steppe del fiume Ural.
Nel 1913 fece parte come tecnico della Commissione Governativa per lo Studio Geografico della Tripolitania Settentrionale, ritornando nell’anno successivo come segretario di un’altra commissione esplorando le regioni del Gebel Mefusa, del Sefegin, nella parte nordica del Gebel Soda e di una parte della pianura Sirtica. Con stima e simpatia, le relazioni ufficiali di queste missioni ricevono lodi per volonterosa e intelligente cooperazione.
Nel 1914 ottiene per titoli la livera docenza. Nel marzo 1915 viene richiamato alle armi come tenente nel 61° reggimento di Fanteria, poi Capitano dalla primavera 1916.
Fece studi e pubblicazioni sulle nostre zone, e ancora attuali: Serie dei terreni tra Torrente Taro e Torrente Baganza, La frana del Micone, Fornovo Taro minacciato da una frana, La frana di Citerna Taro, Cenni geologici nei dintorni di Sant’Andrea Bagni, Se l’area proposta per il suo nuovo Cimitero di Fornovo Taro sia franosa.
La figura del Capitano Pietro Zuffardi è ricordata nella lapida che ancora oggi è posta all’ingresso del Liceo Romagnosi di Parma. Nel paese dove è nato a lui è intitolata una strada nel centro storico del paese e la scuola Media.
bibliografia: frammenti di storia Raccolta Zuffardi