Giovedì 29 settembre a Fornovo, nell’iceberg del problema, si è svolto un incontro sull’accoglienza dei migranti.
Video incontro TG RTA VideoTaro del 1-10-2016
In una situazione già pesante al limite della sostenibilità il Comune non partecipa al progetto SPRAR il sistema di protezione richiedenti asilo e rifugiati. Ma è la Prefettura a farlo direttamente scavalcando il Comune.
I Prefetti scavalcano i Sindaci sull’onda dell’emergenza, provocando squilibri nella distribuzione omogenea degli immigrati sul territorio, soprattutto nei centri più disagiati come la montagna.
In Italia degli oltre cento mila migranti, meno della metà sono richiedenti asilo e pochissimi in strutture organizzate come la Cooperativa Fantasia. Gli altri vengono mandati in abitazioni private con minore professionalità e sorveglianza. Per ora sembrano quasi tutti bravi per ottenere lo Status di Profugo. E dopo? Si spera di si.
Se non cambiamo le politiche degli stati, si prevedono nei prossimi anni oltre venti milioni di migranti in arrivo, soprattutto dall’Africa. Quindi occorre strutturarci adeguatamente per non affrontare il problema in continua emergenza.
Si è parlato dei vari Status giuridici di chi scavalca un confine, di interessi pubblici e privati, nuovi mestieri, dignità e schiavismo, se destinarli a lavori socialmente utili, di chi vuole dividere il problema solo tra buoni cattivi, di sfruttai e sfruttatori, per arrivare a strumentalizzazione e populismo, e infine se lo Stato deve pensare solo ai suoi cittadini in difficoltà o anche ai migranti.
Sicuramente è un problema mondiale, non risolvibile con i muri. Ieri lontano, degli altri e ora dietro l’angolo e ci tocca tutti quanti, ogni giorno di più.
La proposta dei Sindaci del distretto o di quelli disponibili è quella di chiamare il Prefetto e proporre le condizioni degli arrivi e non essere chiamati da un giorno all’altro.