Martedì sera a Varano Dè Melegari il Consiglio d’Unione delle Valli del Taro e del Ceno, sull’ordine del giorno relativo al cambiamento dello Statuto per favorire l’ingresso di nuovi Comuni, si è interrotto per mancanza delle quote legali.
C’è chi vuol entrare nell’Unione come Bedonia, e potrà farlo, mentre chi vorrebbe uscirne Come Varano Dè Melegari non può, se non dopo cinque anni. Terenzo è assente alle sedute Consigliari da tempo, in attesa della sentenza del Consiglio di Stato per uscirne prima dei tempi stabiliti.
Una situazione di incertezza totale, a discapito della funzionalità e utilità dell’Ente.
A uscire dall’aula e a far mancare il numero legale per la validità della seduta, è stato Giuseppe Restiani Sindaco di Varano.
“Non è un calcolo per far mancare le quote legali per la validità della seduta” dice Restiani “la mia è una protesta verso la Regione. Si modificano i regolamenti delle Unioni, favorendo giustamente chi vuol entrare, ma allo stesso tempo dovrebbero consentire alla stessa maniera chi vorrebbe uscirne”.
La breve seduta ha solo approvato il rinnovo della convenzione con Medesano sul vincolo idrogeologico e aggiornamenti sulle partecipate.
E’ Varsi a voler dare una scossa all’immobilismo generale dell’Ente.
Prima è la minoranza con Filippo Antoniazzi, il quale chiede nel prossimo Consiglio di iniziare la discussione per decidere tra i vari pretendenti a chi dare la carica di Presidente, vacante oramai da troppi mesi. Ossia, da quando l’ex Presidente Luigi Bassi non è più Sindaco del Comune di Varano.
Poi è la volta della maggioranza con il Sindaco Luigi Aramini. Vorrebbe un vero cambiamento. E’ per fare massa critica e vedere di trovare delle strade per far funzionare l’Unione, sulle cose che contano.