La preoccupazione sulla presenza del lupo nei territori appenninici è oggi un argomento fortemente sentito dai social media, su cui si sono registrate anche campagne per la raccolta di firme per trovare soluzioni al problema.
Un tema sentito non solo nell’appennino parmense ma in tutti i territori appenninici della Emilia Romagna.
Un post sulla pagina di un famoso social media: “appennino vivo“, ha riscosso un grande successo con quasi 20.000 visualizzazioni , 34 commenti e tante condivisioni. Altri post su altre pagine hanno raggiunto anche pubblici e partecipazioni molto più vaste.
La cosa che ci ha colpito di questo post è che coinvolge tutto l’appennino tosco emiliano. Sono arrivati commenti dagli appennini: piacenti, reggiani, modenese, bolognesi ecc. Insomma un interessamento trasversale. Per altro l’ interessante è che i più preoccupati erano abitanti dei territori appenninici, mentre i difensori dei lupi erano prevalentemente abitanti di città e fondovalle.
Altra cosa che colpisce è la violenza degli attacchi dei pro lupo e lo sconcerto quasi spaesato di alcuni che chiedevano di fare qualcosa.
Nei giorni scorsi abbiamo trovato un intervista al sindaco di Fornovo Taro, andata in onda su Radio Tele Appennino che riassume in maniera chiara ed intelligente il problema.
Il sindaco di Fornovo Emanuela Grenti
- denuncia la difficoltà a parlare di questi argomenti in quando politicamente pericoloso,
- chiede di mettere da parte gli estremismi dannosi prima di tutto alla causa del lupo,
- cerca di abbattere il muro di omertà eretto dagli ambientalisti estremisti che ha portato a pesanti attacchi a diversi sindaci solo per essersi interessati del tema.
- invita ad affrontare il problema e dare risposte alle paure degli abitanti del territorio appenninico
- denuncia che ” la situazione è stata presa in considerazione ma non sufficienza per tranquillizzare le persone.
Insomma un intervento pacificatore che cerca di mettere da parte le frange estreme di questo dibattito.